- Il 2020 è l'anno internazionale dell’infermiere: l’Organizzazione mondiale della Sanità lo ha deciso ben prima dello scoppio della pandemia da coronavirus e con i suoi partner (Consiglio internazionale degli infermieri Icn, Nursing Now, Confederazione internazionale delle ostetriche, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) non solo ha celebrato il lavoro di infermieri e ostetriche, ma ha anche evidenziato le difficili condizioni che devono spesso affrontare e sostengono un aumento degli investimenti nella forza lavoro infermieristica e ostetrica. Qualcosa che stiamo toccando con mano in questo difficilissimo periodo di emergenza sanitaria per il quale si sono moltiplicati i messaggi che riguardano la professionenell’ottica di un miglioramento complessivo dell’assistenza a livello di tutti i Paesi.
Oggi più che mai gli infermieri assicurano cure professionali a tutti in ogni settore d'impiego: sempre. E per questo vanno rispettati e considerati come meritano. L'Ordine provinciale degli infermieri della Spezia si associa ad una battaglia di dignità, secondo i punti chiave dell'Oms: rafforzare l’assistenza per raggiungere la salute di tutti, rafforzare la leadership e l’influenza degli infermieri per migliorare i servizi sanitari, impegnare volontà e finanziamenti politici per migliorare l’assistenza infermieristica e investire. Fra le richieste più servizi guidati da che consentano agli infermieri di lavorare al massimo delle loro potenzialità, più infermieri specializzati centrali per l’assistenza sanitaria di base, fornendo servizi e supervisionando gli operatori sanitari della comunità. Supportare gli infermieri nella promozione della salute e nella prevenzione delle malattie e investire nella leadership infermieristica.
"Sottoscriviamo in pieno la richiesta della Presidente nazionale della Federazione Ordine Infermieri (FNOPI), Barbara Mangiacavalli: in particolare un‘area contrattuale infermieristica che riconosca peculiarità e competenza ormai evidenti di una categoria che rappresenta oltre il 41% delle forze del Servizio sanitario nazionale e il 61% degli organici delle professioni sanitarie; ed una indennità infermieristica che sia parte del trattamento economico fondamentale, non una “una tantum”, e riconosca e valorizzi sul piano economico le profonde differenze rispetto alle altre professioni, sempre esistite, ma rese evidenti proprio da Covid-19".
www.opilaspezia.it - Ordine degli infermieri della Spezia