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Cultura e Spettacolo

La diocesi si prepara per la festa di Avvenire, via all’anteprima

Lerici

L’inizio della festa di Avvenire, a Lerici, è stato anticipato quest’anno di due giorni rispetto alla consuetudine dell’ultimo sabato di luglio. Sarà infatti preparata da una sorta di significativa “anteprima”, prevista per giovedì 27 luglio prossimo, alle 21, nella chiesa parrocchiale di San Francesco, santuario della Madonna di Maralunga. Il motivo è quello di poter disporre di più tempo per svolgere in modo adeguato le tante iniziative che gli organizzatori – il quotidiano cattolico italiano, la diocesi e la parrocchia – hanno messo in cantiere per questo appuntamento così centrale, da oltre quarant’anni, nell’estate di Lerici e del Golfo dei poeti. Ma l’anticipo al giovedì segna una volta di più il valore spirituale di una iniziativa che, quest’anno, ha come tema “Comunicare la speranza”. Nella storia della festa, infatti, il giovedì sera è sempre stato il giorno dedicato a momenti forti di spiritualità e di preghiera, in primo luogo per le vocazioni sacerdotali e religiose, ma non solo: una preghiera spesso condotta per tutta la notte. Così volle sin dall’inizio il “fondatore” della festa, il parroco don Franco Ricciardi. Non è un caso, allora, che proprio a lui, scomparso due anni or sono, sia dedicata l’”anteprima” di cui si è detto, e in chiesa. Giovedì 27 luglio, infatti, la superiora generale della Piccola Opera Regina degli Apostoli, la lericina suor Paola Barenco, presenterà, intervistata da Egidio Banti, il volume di ricordi e di documenti che la congregazione ha voluto dedicare ad uno dei sacerdoti liguri ad essa spiritualmente più vicini. La stessa suor Paola, del resto, può essere considerata una figlia spirituale di don Ricciardi. Il libro – le cui copie possono essere richieste alla Casa del clero della Spezia – si intitola “Sentinella, quanto resta della notte ?”. E al tema biblico della “sentinella” fa proprio riferimento, nella prefazione, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, anch’egli molto legato a don Franco, chiamandolo “sentinella della Luce”. Il volume raccoglie molti documenti del sacerdote scomparso, attraverso omelie, lettere ed articoli, insieme a varie testimonianze.

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