LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Nuovo ospedale

Peracchini: "Dagli annunci agli allarmismi, ma non c’è niente di vero"

Il sindaco replica a quanti si dicono preoccupati per il futuro del progetto per la realizzazione del nuovo ospedale al Felettino.

Pierluigi Peracchini

“A un mese dalle elezioni europee, puntuali come un orologio, il centrosinistra si risveglia dal sonno amministrativo e grida allo scandalo sull’ospedale del Felettino. Ben ritrovati”. Il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, esordisce così nel rispondere alle dichiarazioni di preoccupazione rese da alti esponenti del centrosinistra locale come l’onorevole Andrea Orlando e l’europarlamentare Brando Benifei sul futuro del progetto per la realizzazione del nuovo nosocomio, fermo da mesi in attesa che si diradino le nebbie sulle varianti richieste dalla ditta Pessina, esecutrice della parte edile e autrice dei progetti esecutivi.
“Non c’è niente di vero negli allarmismi gridati a mezzo stampa. La verità sul Felettino è che Pessina, la ditta costruttrice, ha proposto una variante alle fondamenta dell’ospedale la cui documentazione, oltre 1.700 tavole, è al vaglio della commissione provinciale che deve rilasciare l’autorizzazione a procedere oppure indicare che si ritorni al progetto originario. Per quanto mi riguarda – afferma il primo cittadino – non esistono piani A o piani B, esiste solo che una città capoluogo di provincia debba avere un ospedale degno di tal nome e che sia all’avanguardia nella sanità a livello regionale”.

“Nell’archivio della Biblioteca Mazzini c’è tutta la memoria storica della nostra città e fra le altre cose c’è anche una fotografia scattata il 16 febbraio del 1990 nella Sala consiliare del Comune della Spezia: si presentava il progetto del nuovo ospedale a monoblocco in località Felettino. In questi quasi trent’anni, nelle regioni cosiddette “rosse”, come la Toscana o l’Emilia Romagna, si sono demoliti e ricostruiti decine di ospedali. In Liguria, nello Spezzino, la stessa parte politica non è riuscita a nemmeno a gettare le fondamenta di uno soltanto – ricorda Peracchini -. Forse è il caso di iniziare a pensare che quella classe politica che è ancora in primo piano, ma che i cittadini hanno deciso di mettere all’opposizione, non è stata all’altezza di essere classe dirigente. La storia dell’Ospedale Felettino gli spezzini la conoscono bene, ma è bene ricordare a chi per mala fede ha la memoria corta che il capitolo più importante di questa epopea è stato scritto dalla Giunta Burlando a venti giorni dalle elezioni Regionali del 2015, in un contratto fra Asl 5 e Pessina, unica azienda che si è presentata al bando di gara ha vinto l’appalto”.
“Mai in questi anni l’opposizione ha bussato alla porta di Asl 5 o a quella di Pessina. Si tira per la giacca la politica di oggi, quella che non avrebbe mai avvallato un contratto simile. E allora rispondo, come è giusto da primo cittadino, che dal 1990 ad oggi ho assistito a molte “prime pietre” dell’ospedale, a molti slogan sui giornali: io sull’ospedale voglio mettere l’ultima pietra lavorando per la sanità spezzina, perché fra i mirabolanti annunci di ieri e gli allarmismi di oggi, con il centrosinistra abbiamo solo rischiato di mettercela sopra.
La differenza è che i nostri progetti li portiamo a termine e sono sufficienti due esempi in ventidue mesi di amministrazione dopo anni di balbettio: il ripristino della frana di Montalbano e quella di Visseggi. Tutto il resto, sono solo parole”, conclude il sindaco.

Più informazioni