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Sergio Parodi: "Una stagione movimentata, ma ora puntiamo i Play – Off"

Ospite nella nostra sala stampa il preparatore del Cadimare. "Le prime tre ad ora sono le migliori, tifo per le spezzine" "Il preparatore atletico? Ad un corso mi dissero che è figura anacronistica" "L'AIA deve preparare al meglio gli arbitri"

Nella foto, Sergio Parodi al Picco per l'amichevole Spezia - Lerici Castle

La Spezia – Dalla possibile non iscrizione ad una sessione di calciomercato invernale davvero scoppiettante. Il girone di andata del torneo di Promozione per il Cadimare è stato come salire sulle montagne russe. Dall’obiettivo iniziale della salvezza a nuove ambizioni per il girone di ritorno da leggere alla voce “Play – Off“. In questo periodo di sosta invernale abbiamo voluto ospitare sulle nostre pagine virtuali il preparatore atletico dei “Pirati” Sergio Parodi per una piacevole chiacchierata toccando vari punti con le nostre domande.

Bentornato sulle nostre pagine Sergio. Partiamo da ciò che si è verificato da questa estate ad ora ossia dall’essere passati dalla possibile chiusura ai super colpi di mercato invernali. Cosa è cambiato in un girone al Cadimare Calcio?

“Stiamo vivendo una stagione movimentata: dal non iscriversi, passando per una fusione, finendo, grazie all’aiuto del paese e all’ingresso di nuovi dirigenti, a mantenere la nostra identità di squadra e società. Tuttavia il nostro percorso iniziale non è stato troppo fortunato: Maggiore lo abbiamo avuto solo a Novembre e durante la prima parte di campionato abbiamo perso per il resto della stagione Forieri, Stano e D’Imporzano vittime di seri infortuni elementi importanti e fondamentali per qualsiasi squadra. Nonostante il prevedibile momento di smarrimento,non ci siamo persi d’animo anche se qualche punto lo abbiamo lasciato per strada. La squadra aveva la necessità di essere rinforzata numericamente e qualitativamente così Tognetti e Ferrari hanno fatto un eccellente lavoro portando in bianconero un sestetto di assoluto valore sia dal lato umano che tecnico. Un vero capolavoro!

Praticamente ora giocate in Promozione con una squadra da Eccellenza. Il piazzamento Play – Off è diventato il risultato minimo?

“È vero, abbiamo una rosa importante, e sarebbe riduttivo proprio per il valore di questa parlare di salvezza tranquilla. L’obiettivo è cambiato: per ora puntiamo al quarto posto, che momentaneamente è quello più vicino, poi vediamo. Un passo alla volta, un avversario alla volta. Il passato recente ci insegna che non basta avere rose competitive per potersi definire “corazzata”, ma che è il campo che determina il tuo valore.. Basta guardare il Rivasamba la scorsa stagione.”

Passato un girone come valuti questo torneo di Promozione. Partiamo dalle spezzine…

“Da Spezzino spero con tutto il cuore che nessuna nostra squadra rimanga invischiata nella parte bassa della classifica. Il Colli Ortonovo, che è quella più indietro, per ora, non appena avrà recuperato a pieno regime Verona, che insieme a Panico e Rosati formano un tridente temibilissimo, tornerà ad occupare le posizioni più consone al proprio valore. Una vera e propria rivelazione di questo girone di andata è il Magr Azzurri di Paolini: squadra giovane veloce aggressiva e ben messa in campo dal suo mister, che dovunque ha operato, ha sempre fatto bene. Fare punti al Camaiora non è semplice per nessuno. Giusto il Don Bosco ha strappato i tre punti Domenica scorsa ai “blues”. I salesiani con Ferdani cervello e fulcro della squadra e Mattia Valletta, che a me piace tantissimo, capace con la sua velocità e tecnica di scardinare qualsiasi difesa, si stanno togliendo delle soddisfazioni frequentando le zone nobili della classifica. Il Canaletto ha dimostrato battendo l’Athletic in trasferta di non meritare assolutamente la posizione in classifica occupata. Poli, Costa Boggio, Marozzi, Ardovino, Bertagna sono giocatori importanti e di categoria; una volta trovata la continuità di risultati saranno difficili da affrontare per tutti. Anche la Forza e Coraggio la vedo nella zona medio alta della classifica. L’acquisto di Ponte ha dato ulteriore solidità al reparto difensivo completato da Giordano e Conti, Campagni non è più una rivelazione ma una certezza, Cuccolo e Pesare sono fuoriclasse e Mozzachiodi è uno dei portieri più forti della Categoria.

Delle altre avversarie chi è che ti ha impressionato?

“Le prime tre sono le squadre per ora più forti. Il Rivasamba oltre ad avere un organico mostruosamente completo, ha anche uno dei migliori, se non il migliore allenatore del nostro girone. Il Real Fieschi gioca bene al calcio e ha come terminale offensivo Gandolfo, ma tutta la squadra si muove bene negli spazi e senza palla, mi hanno impressionato positivamente. L’Athletic ormai sono anni che partecipa ai Play – Off: un gruppo affiatato e coeso che ogni stagione arricchisce il proprio organico con giocatori giovani e di qualità con un allenatore navigato alla guida. Infine non dimenticherei la Goliardica che con l’acquisto di Sighieri potrebbe rientrare nella corsa ai Play – Off.”

Il ruolo del preparatore atletico nel calcio attuale?

“Un docente ad un corso di aggiornamento ha asserito che la figura del preparatore è anacronistica. Penso che potersi allenare con la palla alla massima intensità sia l’ideale e riproduca i movimenti e gli sforzi effettuati durante la partita domenicale Nel nostro mondo, non avendo gli strumenti per seguire e monitorare gli sforzi ed i dati di ogni singolo atleta, credo, che la componente “a secco” abbia ancora una certa rilevanza. A Cadimare lavoriamo molto con il pallone, ma anche a secco sulle fasi di accelerazione e decelerazione con distanze variabili; abbiamo cercato di ridurre al minimo i tempi morti cercando di tenere una condizione atletica costante per tutta la stagione cercando di evitare i periodi di massima condizione ed in seguito il calo fisico conseguente.”

Sergio Parodi e quella Serie D solo sfiorata con il Magra Azzurri…

“Al Magra è stata una stagione fantastica ricca di soddisfazioni pur non avendo vinto. 72 punti non li ha fatti più nessuno eppure non sono serviti per essere promossi, ma quello che ho provato quell’anno è stato impagabile. Ringrazio ancora chi ha riposto la fiducia in me facendomi imparare tantissimo. Ricordo tutti con nostalgia”

Si è molto dibattuto sulla regola dei “Fuori Quota”. Tu propendi per salvaguardarla, migliorarla o abolirla?

“Fuori quota si, ma ne ridurrei il numero in campo, soprattutto nelle nostre categorie. Poi se uno è bravo gioca. Ad esempio noi abbiamo il “Pupi” Agrifogli che è un 2001 e sono due anni che gioca in pianta stabile con noi in mezzo al campo. L’Atlhetic schiera titolare addirittura un 2002.”

Il recente “caso” Riccò Le Rondini ha fatto tornare alla ribalta la questione arbitrale. Dove si potrebbe per te migliorare in questo ambito?

“Arbitrare è difficilissimo. Devi essere costantemente attento e concentrato ed elaborare e decidere situazioni di gioco in frazioni di secondo. E come noi sbagliamo possono sbagliare anche loro, non siamo delle macchine. Avendo una grande responsabilità dovrebbero essere preparati alla perfezione a livello mentale e fisico dalla loro Federazione e quando fanno esordire un giovane dovrebbe essere sempre presente al campo una figura di riferimento pronta ad aiutare e correggere laddove si commettano errori ed sviste evitando così situazioni paradossali e grottesche che ogni tanto si verificano nei campi di calcio.”