Santo Stefano Magra – Nonostante la sconfitta di misura nell’ultima gara del girone di andata patita contro il Don Bosco Spezia la prima parte di stagione del Magra Azzurri nel torneo di Promozione è da considerarsi più che positiva. Ma in casa “blues” domenica scorsa c’è stato un motivo in più per festeggiare. Il capitano Jacopo Antonelli è stato infatti premiato con una targa ricordo dal presidente Roberto Ferrarini e dai dirigenti Ivano Cappelli e Sandro Amorfini. Oggi abbiamo ospitato il centrocampista nella nostra virtuale sala stampa per un’intervista a 360° sulla sua pluriennale esperienza al Magra Azzurri.
Benvenuto Jacopo sulle pagine virtuali di Calcio Spezzino. Domenica scorsa hai raggiunto le 250 presenze con la maglia del Magra Azzurri. Cosa vuol dire questo per te?
“Duecentocinquanta partite significano per me molto; significano 8 anni in una famiglia con la quale ho condiviso tanti momenti belli ed alcuni brutti, una famiglia che mi ha fatto crescere con grande stima e affetto. Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutta la società per il riconoscimento ricevuto domenica a partire dal presidente Ferrarini, il direttore Amorfini e Montani, Capelli senza dimenticare Musso e Capetta.”
Guardandoti indietro qual’è il ricordo più felice che ti lega alla maglia del Magra Azzurri?
“Difficile ricordare solo un momento felice in questi otto anni dove fortunatamente ne ho vissuti tanti. Tra questi ricorderei la promozione in Eccellenza con mister Sabatini e il direttore Ponzanelli per la vittoria del campionato di Promozione nell’anno 2013 e la vittoria al Comunale di Sanremo con mister Davide Marselli per 1-2 nel 2015. Una partita bellissima che ci ha permesso di diventare Campioni d’Inverno in una cornice di pubblico da altre categorie.”
Qual’è invece il rammarico più grosso della tua esperienza con il Magra?
“Sicuramente l’anno della retrocessione è stato un anno difficile, ma il rammarico più grande è stato la sconfitta nello spareggio contro l’Argentina per salire in Serie D. Una stagione bellissima chiusa a 72 punti che avrebbe sicuramente meritato un epilogo migliore.”
Cosa significa per te indossare la fascia di capitano?
“La fascia di capitano è motivo di orgoglio e responsabilità verso la società e verso i miei compagni di squadra, soprattutto i tanti giovani per i quali cerco di essere un esempio e d’aiuto per crescere sia in campo che fuori.”
A parte la sconfitta con il Don Bosco nell’ultima di andata state attraversando un buon momento. Come trovi quest’anno il campionato di Promozione e a cosa può ambire il Magra Azzurri?
“Sì peccato per il risultato dell’ultima partita, anche se devo dire che la prestazione è stata comunque positiva e in linea con le ultime partite. Finora abbiamo fatto un bellissimo girone d’andata che in pochi avrebbero pronosticato a inizio anno; faccio quindi i complimenti a tutti i miei compagni di squadra e al mister per quanto fatto. Adesso ci godiamo il momento, ma sappiamo che la strada da fare verso la salvezza è ancora tanta dato che la permanenza in categoria rimane il nostro obiettivo stagionale. Il campionato quest’anno lo trovo particolarmente equilibrato, quasi tutte le squadre si equivalgono, solo il Rivasamba mi sembra che abbia una rosa superiore alle altre e già attrezzata per il salto di categoria.”
Come è cambiata nei tuoi otto anni di militanza la società Magra Azzurri?
“E’ cambiata soprattutto nei vertici e negli obiettivi prefissati. Negli ultimi anni il budget è stato ridimensionato, puntando più sulla valorizzazione e crescita dei giovani che escono dal vivaio; giovani che stanno dimostrando di essere all’altezza del campionato di Promozione.”
Nuova stagione, nuovo mister. Com’è il tuo rapporto con Paolini e con i compagni?
“Il rapporto con il mister è stato fin da subito molto positivo. Stefano è bravo a trasmettere alla squadra tranquillità e al tempo stesso la grinta e concentrazione necessaria ad affrontare ogni partita al meglio. Con i miei compagni il rapporto è bellissimo, li considero amici prima che compagni di squadra, con alcuni ci conosciamo ormai da tanti anni e i nuovi arrivati si sono integrati al meglio. Il gruppo è unito e questo è stato il vero punto di forza di questa squadra in questo girone d’andata.”