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Simone Romeo: "Capocannoniere e vittoria del torneo? Difficile si realizzino entrambe"

Parola al bomber del Pegazzano. "Prima alla salvezza, poi potremmo sognare" "Olmi persona umile che dà sempre il massimo" "Complimenti al Ceparana per la serietà dimostrata" "Certe società si sono rovinate da sole spendendo più di quanto avevano"

Dopo due gol consecutivi non trova la terza rete stagionale Romeo ed il suo Valdivara pareggia a reti bianche.

La Spezia – Da ormai tre campionati ha abbracciato il progetto di far rivivere la squadra del proprio quartiere. Partendo dalla II Categoria ha contribuito a suon di gol, ben 30, a ottenere subito la vittoria del campionato e il salto nella categoria superiore dove nel primo anno è arrivata la salvezza. Le sue due ultime reti le ha segnate domenica scorsa e sono state decisive per il suo Pegazzano nell’ottenere la vittoria contro lo Sporting Club Aurora, ma lui in carriera di maglie ne ha cambiate parecchie sempre con lo stesso minimo comune denominatore: il gol. Ben 181 infatti le reti finora messe a segno dal centravanti Simone Romeo (nella foto di Fabrizio Ghini ai tempi del Real Valdivara, ndr) nel suo girovagare di squadra in squadra iniziato nella stagione 2005/2006 al Santo Stefano Magrae proseguito con Foce Magra Ameglia, Canaletto Sepor, Fezzanese, Val di Vara, Don Bosco Spezia Calcio e, come detto, da tre stagioni al Pegazzano.

Dopo lo stop con il Riccò Le Rondini siete subito tornati alla vittoria. Che partita è stata quella contro lo Sporting Club Aurora?

“Una partita difficile. L’Aurora è un ottima squadra, con delle individualità importanti, che sviluppa un bel gioco. Veniva da una serie di risultati positivi, ma nonostante questo abbiamo saputo affrontarla con un ottima prestazione corale. Abbiamo portato a casa tre punti che ci avvicinano alla salvezza.”

Lei parla di salvezza, ma i tre punti vi permettono di accorciare a -2 dal Follo San Martino capolista. E ora dove potete arrivare?

“E’ il campo che decide dove possiamo arrivare, ma non dobbiamo dimenticarci da dove siamo partiti solamente tre anni fa. Vincere crea entusiasmo, compatta il gruppo e permette di lavorare meglio durante la settimana. Nessuno della società ci ha imposto niente o ci ha limitato nei “sogni”. Per noi ad oggi il primo vero obiettivo è raggiungere la salvezza dopodiché continueremo a fare del nostro meglio.”

E’ salito a 12 marcature stagionali, solo una in meno dell’attuale capocannoniere Righetti della Levanto Calcio. Dovesse scegliere: titolo di capocannoniere o primo posto?

“Difficile che si realizzino entrambe le cose… È ovvio che per un attaccante il goal è fondamentale, ma chi mi conosce bene sa che l’obbiettivo personale è secondario rispetto all’obbiettivo della squadra. Se sto facendo bene è grazie ai compagni che mi sopportano e mi supportano, che mi permettono di finalizzare quello che con la loro bravura creano.”

Siete partiti con in panchina mister Bordino, poi il cambio e il ritorno di mister Olmi. A cosa è dovuta questa decisione e quali differenze ha riscontrato tra i due allenatori?

“Mister Bordino ha lasciato, ma non sta spiegarne le motivazioni. Finché è stato con noi si è comportato in maniera impeccabile e i risultati sono arrivati, poi il calcio è strano e in un attimo le cose cambiano. Mister Olmi è tornato perché conosceva l’ambiente, conosceva molti giocatori e perché probabilmente aveva voglia di completare un percorso interrotto l’anno scorso. È una persona umile, pronta a mettersi sempre in gioco e a dare il massimo indifferentemente dalla categoria dove allena.”

Allarghiamo il discorso. Che campionato è l’attuale di I Categoria?

“Un torneo molto equilibrato dove ogni domenica ci sono risultati imprevedibili; rispetto a qualche anno fa non ci sono squadre in grado di staccare le inseguitrici. Sicuramente Follo San Martino e Tarros Sarzanese sono un gradino sopra a tutti, ma squadre come Rebocco, Borgo-Ameglia e Levanto lotteranno fino alla fine per sfatare ogni pronostico.”

Qualche squadra o giocatore che l’ha maggiormente impressionata finora?

“Sui giocatori preferisco non fare nomi, anche perché sono molti quelli validi. Guardando solo al mio spogliatoio potrei farti 5/6 nomi che volendo potrebbero stare in squadre di categoria superiore. Un’elogio se mi permetti lo vorrei fare a tutti i ragazzi del Ceparana. Ad oggi hanno dimostrato di essere persone serie che tengono duro nonostante mille difficoltà e poche soddisfazioni in termini di risultati.”

Quando ha visto la riduzione del torneo a 14 squadre cosa ha pensato?

“E’ sicuramente qualcosa di negativo perché è un segnale che qualcosa non va. Concordo con chi dice che ci sono poche strutture, che i costi d iscrizione sono alti, ma facendo un ragionamento più ampio ci sono anche società che si sono rovinate da sole, che hanno speso e promesso più di quello che avevano per cercare di raggiungere la gloria. Quello che serve al calcio a questi livelli, per andare avanti, è la passione dei dirigenti e dei giocatori.”

Ha qualche sassolino da togliersi dalle scarpe dopo tanti anni passati nel calcio dilettantistico?

“E chi non ne ha? Nel calcio, come nella vita, nessuno ti regala niente, ma le cose negative mi hanno sempre dato forza per ripartire e rimettermi in gioco. Penso comunque che siano più le rivincite prese, che le delusione subite.”

Siamo in chiusura, vuole aggiungere altro prima dei saluti?

“Permettimi di ringraziare i miei compagni per la serietà e l’impegno che mettono in ogni allenamento e per lo spirito con cui si sono calati in questa avventura. Nessuno di loro ha mai preteso niente, ma sono tutti pronti a sacrificarsi per il bene della squadra. Chiudo ringraziandoti per avermi concesso questa intervista e mi complimento con voi di Calcio Spezzino per il lavoro quotidiano che fate.”

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