LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

Bellotti: "Campionati non falsati, ma lo stop influirà in tutti i casi"

Il difensore del Casarza Ligure racconta la sua seconda esperienza in granata a Calcio Spezzino. "Vogliamo tornare in Promozione, Follo e Tarros le avversarie. Grazie a Franco Cogorno per quello che fa". "Stupito da Goldoni e Ortelli"

Uno stacco di testa del difensore Simone Bellotti del Casarza Ligure nel derby con la Caperanese.

La Spezia – Difensore arcigno, a volte anche troppo almeno a detta degli avversari, e ormai espertissimo dei campionati di I Categoria e Promozione Simone Bellotti (nella foto di Giulia Martini della Hal Foto Martini, ndr) quest’estate ha ceduto alla corte del Casarza Ligure tornando a difendere la maglia granata come già successe otto stagioni fa. Classico difensore “all’italiana” in carriera ha vestito diverse maglie come quelle di Fo.Ce. Vara nei campionati di Eccellenza e Serie D, Pitelli e Ceparana in I Categoria, appunto una prima esperienza al Casarza Ligure in Promozione, Lerici Castle e Forza &Coraggio con cui vinse in entrambi i casi la I Categoria per poi militare in Promozione, in I Categoria al Follo San Martino ed ecco il ritorno in granata quest’estate. Nel suo palmeras un campionato di I Categoria, una Coppa Italia di Promozione con il Lerici Castle e tre promozioni ottenute ai Play – Off con Forza e Coraggio, Lerici Castle e Casarza Ligure.

Buongiorno e ben ritrovato sulle nostre pagine virtuali. Emergenza Coronavirus, una lunga sosta obbligata. Come si vive questo stop forzato?

“Ciao Guido. Sicuramente stare fermi è come sempre difficile, ma in questo momento l’aspetto calcistico passa senz’altro in secondo piano. Stiamo vivendo una situazione che a tratti sembra quasi irreale e che fino ad oggi avevamo visto solo nei film o nei telegiornali, anche se c’è da dire che a Spezia in questo momento siamo un po’ più fortunati rispetto ad altre realtà. Il virus inizialmente è stato probabilmente un po’ troppo sottovalutato da tutti, me compreso, e quando si è presa coscienza delle criticità a cui avrebbe potuto portare era forse troppo tardi. Ora bisogna sperare che le misure adottate facciano effetto e che il trend inizi pian piano a invertirsi.”

Secondo lei i campionati potranno essere falsati?

“Vista la situazione secondo me non si può parlare di campionati falsati, o meglio, tutto questo sicuramente porterà a risultati in parte diversi da quelli che ci sarebbero stati con uno svolgimento regolare, ma è stato un qualcosa talmente al di sopra dello sport che tutto ciò che arriverà, decisioni sportive comprese, dovremo prenderlo come viene, sia che si riprenda o che si termini la stagione, sia che si interrompa al punto un cui siamo arrivati fino ad ora. Magari qualcuno sarà più contento, qualcun altro meno, ma non ci si potrà davvero lamentare con nessuno a mio avviso.”

È tornato a Casarza dopo un’esperienza passata. Come ha ritrovato la società granata?

“Ho ritrovato molte delle persone e un ambiente simile a quello che avevo lasciato oramai otto anni fa. La società è ambiziosa e per varie motivazioni la Prima è una categoria che le sta stretta e che è intenzionata a lasciare il più velocemente possibile. Una speciale menzione vorrei farla per Franco Cogorno, infaticabile tuttofare che da anni dà l’anima per la maglia granata ed è sempre pronto a dare una mano in caso di bisogno. Penso che persone come lui siano figure fondamentali per poter far andare avanti il calcio nelle nostre categorie.”

Con lei ci sono anche altri calciatori della Spezia…

“Siamo un bel gruppetto, cresciuto fino a sette per la precisione. Ai cinque di questa estate, oltre a me ci sono Landi, Conti, Palmero e Rossetti, a dicembre si sono aggiunti anche Noga e Quaranta. A parte Palmero erano ragazzi che in un modo o nell’altro già conoscevo, qualcuno perché era stato già mio compagno, qualcun’altro per averlo comunque incrociato sui campi. A mio avviso questa scelta della società è stata motivata dal fatto che il girone spezzino di I Categoria è da sempre ostico per le squadre del Tigullio, soprattutto per il presunto maggior agonismo di cui ci “accusano”. Essendo la nostra una squadra molto giovane, a parte noi spezzini il più “anziano” è Daidone del ’93 e per esempio il capitano Pimentel è del ’96, probabilmente hanno valutato che la soluzione migliore sarebbe stato integrare uno zoccolo duro di ragazzi un po’ più esperti che conoscessero bene il campionato e la mentalità delle nostre zone.”

Con un mercato importante come quello che ci ha appena descritto quale sono i vostri obiettivi stagionali?

“L’obiettivo dichiarato della società da inizio stagione è quello di fare il salto di categoria e tornare in Promozione. Per ora siamo ancora perfettamente in corsa per l’obiettivo, considerando che alla fine del campionato mancherebbero ancora otto giornate, anche se non sarà facile perchè il Follo dalla pausa di Natale in poi è riuscito a prendere un buon vantaggio su noi inseguitrici e in aggiunta c’è da considerare che quest’anno per salire tramite Play – Off potrebbero essere disponibili meno posti rispetto ad altre stagioni.”

Lei arriva proprio da un campionato passato vestendo la maglia dell’attuale capolista. Come ha ritrovato questo campionato di I Categoria?

“Direi che il livello di quest’anno era un po’ di stagioni che non si vedeva. Soprattutto in testa alla classifica ci sono squadre molto forti che integrano giocatori di categoria superiore e che hanno speso cifre importanti per cercare di salire. Le avversarie più temibili sono senz’altro quelle ai primi due posti, Follo e Tarros. Batterle non sarà per niente facile ma avremo il vantaggio di affrontare in casa nostra le sfide di ritorno con loro nel finale di campionato.”

C’è qualche avversario che l’ha positivamente impressionata?

“Per motivi diversi direi che sono stati Goldoni del Borgo Foce Magra Ameglia e Ortelli della Tarros. Il primo per la capacità di calciare la palla che nella partita di andata ci ha messo parecchio in difficoltà e il secondo per la prestazione, condita da assist, che ha spostato gli equilibri del match perso contro di loro subito prima delle feste di Natale. Non posso poi non menzionare i miei amici “carrarini” Palagi e Biagioni che se ne fregano dell’età che avanza e continuano ad essere tra i migliori della categoria nei loro rispettivi ruoli.”

La regola dei giovani propone fuori quota in I Categoria classe ‘98 ossia con anche tre campionato dei “grandi” alle spalle. Il suo pensiero?

“Penso che dell’argomento si sia parlato fin troppo e a quanto ho potuto leggere e sentire in questi anni sono tutti concordi sul fatto che perlomeno in queste categorie sia una regola da eliminare o quantomeno rivedere, quindi non voglio aggiungere altro perché sarei ripetitivo.”

Vuole aggiungere altro prima di salutarci?

“Volevo chiedere scusa a tutti i miei avversari che in campo sono costretti a sopportarmi, sono consapevole che a volte non sia facile, ma devono stare tranquilli perché l’età avanza e oramai non mi restano più molte cartucce da sparare, devono solo pazientare ancora un po’… A parte gli scherzi, grazie Guido per l’intervista e in bocca al lupo per il prosieguo della tua attività sulle pagine di Calcio Spezzino.”

Più informazioni