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E’ questo il "calcio dilettante" che volete?

Continuano, ormai con cadenza quasi settimanale, gli episodi violenti sui campi del calcio dilettantistico. Siano essi tra tifosi, giocatori, dirigenti...anche il calcio giovanile non si salva. Cos'è diventato il "nostro calcio"?

Lettere a Calcio Spezzino...

La Spezia – Capita sempre più spesso ogni domenica di assistere per i campi della nostra provincia, ma non solo, a episodi che con il calcio, e lo sport più in generale, hanno veramente poco a che fare. Solo ieri se ne è avuta l’ennesima dimostrazione al termine di Rebocco – Riccò Le Rondini (1 – 2) e di Canaletto – Marolacquasanta (3 – 1) con i giocatori delle quattro compagini venuti a contatto in modo violento al termine della partita. Sono solo gli ultimi episodi di una lunga lista che va oramai costantemente aggiornata ogni week – end. Solo quest’anno basti pensare a quello che era già successo al “La Ferrara” con Foce Magra Ameglia – Rebocco sospesa e poi data persa ad entrambe le compagini e con alcuni spettatori che avevano fatto irruzione sul terreno di gioco, o ancora a Castelnovese – Don Bosco Spezia B finita con una rissa tra i giocatori delle due squadra e con un ancora maggiore numero di squalifiche, oltre alla sconfitta a tavolino per entrambe. Ma non basta perchè altri fatti simili sono balzati ultimamente alla cronaca a cominciare dall’aggressione perpetrata da un giocatore dell’Albenga armato di mazza da baseball ai danni dell’allenatore della Genova Calcio nel pre partita allo stadio “Annibale Riva” in un giorno che era veramente particolarissimo per il calcio italiano che piangeva infatti il capitano della Fiorentina e giocatore della Nazionale Italiana di Calcio Davide Astori appena addormentatosi nel sonno nella sua stanza di un albergo di Udine per non svegliarsi mai più. No, noi non riusciamo ad imparare neanche da questi episodi! Siamo pronti a fare minuti di silenzio, dire belle parole, scrivere “toccanti” stati sul vario social di turno e subito dopo girarci dall’altra parte e ricominciare come se nulla fosse accaduto. Ma anche il calcio dei giovani e delle giovanili non si salva di certo con risse sugli spalti tra genitori in più partite o, non ultimo, il grave caso del Torneo di Viareggio dove un giovane calciatore dell’Empoli, Gianneschi, è stato ferito al volto dal lancio di una bottiglia da parte di alcuni tifosi della Fiorentina. La sua colpa? Aver difeso il giovane compagno Traorè da una serie di offensivi epiteti a sfondo razziale. A tutti questi, e a molti altri di cui sicuramente non saremmo a conoscenza, si aggiungono poi episodi di eccessivo nervosismo tra dirigenti delle società, che dovrebbero essere i primi a calmare gli animi invece di fomentarli, o tifosi (o meglio pseudo tali) sugli spalti: gente che urla, strilla, promette chissà che cosa invece di godersi la partita della propria squadra, dell’amico, del figlio o del fidanzato… E’ questo il punto a cui siamo arrivati? E’ questo quello che volete vedere al campo ogni domenica? La colpa è degli arbitri? Ah sì? Davvero? Magari in certi casi non saranno all’altezza, ma provate a calarvi nei loro panni. Soprattutto in I e II Categoria, da soli, senza l’aiuto neanche dei guardalinee con giocatori che urlano dal 1° al 90° imitati ovviamente da persone sugli spalti e spesso anche tra i dirigenti. Io credo che tante volte bisognerebbe anche accettare il verdetto del campo, oppure fare mea culpa senza addossare responsabilità proprie ad altri. E invece magari dopo questi fatti siamo pure pronti a rilasciare dichiarazioni di tutt’altro tenore alle varie testate giornalistiche di turno? Insomma è così che volete che vada ogni domenica? Io personalmente sono stufo…e voi?

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