La Spezia - Carrarino classe '70 ed ex giocatore professionista Riccardo Bracaloni in carriera ha vestito maglie quali quelle di Atalanta, Chievo Verona, Carrarese, Savona, Pistoia, Trento, Novara, Alessandria, ma anche quella dello Spezia Calcio nella stagione 1997/1998 con 22 presenze all'attivo e 1 rete messa a segno. Nella sua carriera 7 presenze in Serie A e 39 con 1 rete in Serie B per poi proseguire in Serie C. Terminata la carriera da giocatore inizia ad allenare presso la Juniores della San Marco Avenza dove, dopo una stagione e mezza, viene promosso alla guida della Prima Squadra ottenendo nel 2016 la promozione in Eccellenza. La stagione successiva si accasa sulla panchina dell'Aglianese. Da quest'estate alla guida della Pontremolese neo promossa in Eccellenza dove ha sostituito Ruvo passato al Sestri Levante dopo la promozione della scorsa stagione.
Mister benvenuto sulle pagine di Calcio Spezzino. Partiamo dal racconto della sua esperienza sulla panchina della Pontremolese, come si trova?
"Buongiorno a tutti i lettori e grazie dell'invito su queste pagine. A Pontremoli ho trovato un ambiente serio e positivo. Siamo in linea con gli obiettivi stagionali che ci eravamo prefissati anche se per il gioco espresso abbiamo lasciato troppi punti nel nostro percorso."
Mercato di dicembre movimentato per voi. E' arrivato Corvi, ma anche altri due ex Fezzanese come Cargioli e Vatteroni, oltre che Menichetti che era già in rosa. Come si stanno comportando queste vecchie conoscenze del calcio spezzino?
"I ragazzi ex Fezzanese, come del resto tutta la rosa, si stanno impegnando al massimo con grande professionalità durante la settimana e in campo alla domenica. Sono particolarmente contento per il rientro di Menichetti dopo la grande sfortuna che ha avuto quest’anno."
L’ultima giocata un pari con la Massese, un pareggio stretto a quanto dicono. Che ne pensa della squadra di Gassani che molto ha cambiato a dicembre?
"La partita giocata a Massa fa parte di quelle partite in cui abbiamo lasciato punti, per il gioco espresso e le occasioni che abbiamo avuto meritavamo l’intera posta. Per quanto riguarda la Massese è difficile darti una precisa opinione non vivendo la settimana."
Alla San Marco, sua ex squadra, avevano iniziato con Plicanti poi è tornato Turi. Hanno vinto la coppa e passato il primo turno della Fase Nazionale...
"La San Marco sta diventando sempre di più una realtà nel territorio, in campionato, per la rosa che ha, naturalmente ci si aspettava una classifica diversa. Sono stati bravi a vincere la coppa e gli auguro di vincere anche quella nazionale perché è una società gestita da ragazzi giovani con tanta voglia di fare bene e il calcio ha bisogno di questo entusiasmo."
Consigli per gli acquisti in Eccellenza Toscana? Un paio di nomi di “vecchi” e giovani che l’hanno impressionata?
"Il campionato di Eccellenza in Toscana è un campionato tosto è molto competitivo, dove ogni domenica si trovano squadre organizzate e giocatori interessanti sia giovani che vecchi. Se ti devo fare dei nomi dico Sciapi su tutti e faccio un applauso al nostro Verdi che a 39 anni si allena e gioca come un ragazzino. Per quanto riguarda i giovani cito i miei che stanno crescendo settimana dopo settimana."
Emergenza Coronavirus e sospensione dell’attività. La sua idea?
"Direi che non sono certamente la persona più indicata per dare consigli. Mi sembra che ci sia un po’ di confusione. Possiamo solo attenerci alle disposizioni e vivere alla giornata."
Sappiamo che simpatizza per la Fezzanese. Che ne pensa della stagione della squadra del collega Sabatini?
"La Fezzanese ha un bravo allenatore ed è una società seria a cui auguro una meritata salvezza. Con la Fezzanese, in passato, ci siamo avvicinati due volte e chissà che la terza non sia quella buona."
Ha seguito la Promozione della liguria e che idea si è fatto del calcio dilettantistico della Spezia?
"La Promozione ligure è un campionato che ho seguito poco e non ho la conoscenza per poterti dare un giudizio."
Quale sarà il futuro di mister Bracaloni terminata la stagione in corso?
"Il mio futuro lo vedo ancora su una panchina perché la passione che mi lega al calcio è troppo forte. Ad oggi non ti so dire dove sarò, ma spero di poter allenare anche la prossima stagione."