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Al "Tanca" una targa e un defibrillatore in memoria di Alfonso Pistone

Questa, Vaccarini, gli ex allievi di mister Pistone e i famigliari.

La Spezia – Non sono mancati la commozione, gli occhi lucidi e anche qualche lacrimuccia l’altra sera nella toccante manifestazione che si è svolta al campo “Tanca” dove è stata scoperta la targa in ricordo di Alfonso Pistone, uno dei più grandi allenatori della storia del Canaletto Sepor, ma anche dell’intero panorama calcistico giovanile spezzino, scomparso lo scorso 5 agosto.
La famiglia con il sostegno degli amici, dei genitori e dei dirigenti, proprio per ricordarne la memoria, ha donato al Usd Canaletto Sepor un defibrillatore, affisso davanti agli spogliatoi, che è stato messo a disposizione di tutti i ragazzi e sportivi che frequentano il campo “Tanca”: “Donato dalla Famiglia Pistone e da chi gli ha voluto bene, in ricordo di Alfonso, maestro di calcio e di vita per generazioni di giovani canarini”.
Questo cita la targa affissa nella struttura di via Lunigiana, un gesto nobile dei famigliari di Pistone che ne conferma la grandezza morale e spirituale e contribuirà alla sicurezza di tutti gli atleti che frequenteranno il “Tanca”.
Alla serata hanno partecipato tutti i dirigenti del Canaletto Sepor con in testa il presidente Claudio Cerrone, Vittorio Braguzzi, Stefano Risso, Piercarlo Rebecchi, Sabrina Benassi, Ugo Questa, Rino Papa, il responsabile tecnico e organizzativo Fabrizio Vaccarini, gli allenatori, i simpatizzanti e i genitori, ma soprattutto i bambini del 2009 e 2010 dell’Oratorio Salesiano che hanno avuto come tecnico il compianto Pistone.
Ad introdurre la cerimonia, Ugo Questa, uno dei fondatori della società canarina nel lontano 1960: «Alfonso Pistone, una vita dedicata al calcio e al Canaletto Sepor con il quale ha prestato – afferma il dirigente gialloblu – la sua preziosa opera di allenatore per 40 anni sia nelle squadre giovanili del Tanca (conquistando anche un titolo regionale nel 1992) sia nella scuola calcio presso l’Oratorio Salesiano. Un allenatore di valore, fondamentale per l’insegnamento della tecnica di base, una persona di profonda umanità ed equilibrio sempre in sintonia con i suoi allievi ai quali sapeva trasmettere il senso dei valori dello sport. Legame affettivo testimoniato dalla folta presenza di bambini che in questi ultimi anni lo hanno avuto e amato come istruttore. Un maestro di vita e di calcio, come recita la bella targa che rimarrà nella viva memoria di tutto il Canaletto Sepor».
Per la famiglia erano presenti Barbara figlia del compianto Alfonso, il marito Marco Corrado, ex calciatore canarino e i nipoti Mattia, Samuele, Luca e Matteo, molto amati dal nonno.