La Spezia - In attesa della ripresa degli allenamenti della Serie A, il calcio dei dilettanti si lecca le ferite del lockdown dovuto al coronavirus. Difficile, se non impossibile, che il campionato riprenda: “Il tempo sta passando inesorabilmente – ha affermato nei giorni scorsi il presidente Cosimo Sibilia - Credo sia quasi impossibile per i Dilettanti pensare di tornare a giocare”. Incassata la dichiarazione del numero uno del calcio dilettantistico italiano, ora non resta che capire come sarà gestita la stagione in corso e soprattutto come sarà strutturato il prossimo campionato. I protocolli, che speriamo siano ufficializzati velocemente, saranno diversi dai campionati professionistici e bisognerà capire in cosa differiranno. Però, la salute di un calciatore di Seconda Categoria, giusto per fare un semplice esempio, non può essere meno importante di quella di un campionane di Serie A. Una riflessione da fare è capire come sarà gestita questa stagione. Proprio su questo delicato tema arriva la proposta che potrebbe portare il consiglio di lega al tavolo del prossimo Consiglio Federale della FIGC. In pratica la proposta dovrebbe prevedere la promozione per le squadre prime in classifica, mentre sarebbero bloccate le retrocessioni. A questo punto, però, si lavora per evitare il possibili ricorsi con un decreto che vieterebbe alle società di poter fare ricorso presso la giustizia ordinaria e sportiva, lasciando aperta solo la possibilità di rivolgersi al Tar regionale che, però, prevede costi decisamente alti e quindi difficilmente sostenibili alle società dilettantistiche. E il prossimo anno? Al momento credo sia impossibile stabile una data certa ma soprattutto credo si debba lavorare su come poter aiutare le società per non rischiare veramente di vedere scomparire molti club. Su questo punto è fondamentale l’aiuto da parte del Governo e delle Regioni e non solo della Lega Nazionale Dilettanti e dei Comitati Regionali.