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La Francia segue l’Inghilterra e chiude il calcio dilettanstico

Anche oltre le Alpi ammainano la bandiera del calcio dilettante. Classifiche cristallizzate allo scorso 13 marzo e retrocessioni ridotte a una per campionato

I dilettanti del Calais che arrivarono in finale di Coppa di Francia perdendo solo per un rigore ai supplementari con il Nantes.

Dopo l’Inghilterra, che per prima ha deciso la sospensione di tutti i campionati dilettanti da quella che sarebbe la nostra Eccellenza fino alla III Categoria congelando di fatto tutte le promozioni e retrocessioni ripartendo da zero (se sarà possibile) la prossima stagione, ora anche la Francia adotta una soluzione molto simile per via dell’emergenza Coronavirus che divampa nel paese.

La Federcalcio transalpina ha infatti deciso di terminare tutte le Leghe, i Distretti, i campionati National 3, National 2, D2 femminile, futsal e campionati nazionali giovanili sia per quanto riguarda gli uomini che per quanto riguarda le donne. In pratica si stoppa completamente il calcio dilettantistico francese. Le classifiche verranno cristallizzate al punto in cui si erano terminati i vari campionati, ossia lo scorso 13 marzo. Per ogni categorie le retrocessioni saranno ridotte a una sola.

Nella foto i dilettanti del Calais che nel 2000 arrivarono addirittura in finale di Coppa di Francia perdendo solo per un calcio di rigore nei tempi supplementari contro il Nantes.

Questo il comunicato:

“Il comitato esecutivo della FFF, riunito oggi, ha deciso di porre fine a tutti i campionati, distretti, nazionali 3, nazionali 2, femminili D2 e ??calcetto, e campionati nazionali giovanili (femminile e maschile).

Il 12 marzo, in seguito all’annuncio da parte del Presidente della Repubblica di misure di contenimento sanitario per combattere la pandemia di Covid-19, Noël Le Graët ha preso immediatamente la decisione di sospendere tutte le competizioni al fine di preservare la salute di licenziatari e giocatori nel calcio amatoriale. La FFF sperava in una ripresa delle competizioni in quanto il ruolo sociale del calcio è essenziale.

Ma alla luce degli ultimi annunci del Presidente della Repubblica, lunedì 13 aprile, che hanno esteso le misure di contenimento dei sanitari fino all’11 maggio, questa possibilità di ragionevole ripresa delle attività non è più possibile.

Di fronte alla natura eccezionale della situazione, la FFF ha organizzato un’ampia consultazione con i giocatori di calcio, le loro organizzazioni rappresentative, le leghe e i distretti per determinare una soluzione armonizzata con termini per fermare le competizioni eque su tutto il territorio . Al termine di questa fase di scambi e studi, il Comitato Esecutivo della FFF ha quindi preso le seguenti decisioni in merito ai termini di interruzione delle competizioni in Campionati e Distretti:

– una sospensione delle competizioni il 13 marzo (data di sospensione delle competizioni) indipendentemente dal numero di partite giocate.

– fissare le classifiche in base al numero di punti ottenuti / numero di partite giocate al fine di neutralizzare l’effetto delle partite.

– la divisione dei club su punti uguali secondo le regole della competizione in questione. Se le regole di concorrenza non sono operative o non consentono il tiebreaker, verranno applicati i criteri stabiliti dalla Federazione.

– la limitazione del numero di retrocessioni a una per categoria, in linea con il regolamento che prevede l’impossibilità di redigere l’ultimo in qualunque circostanza.

– la fissazione del numero di promozioni in base alle norme prevalenti per la competizione in questione.

Per quanto riguarda le competizioni nazionali (eccetto National 1 e D1 Arkema), il metodo di determinazione delle classifiche sarà identico a quello stabilito per i campionati di campionati e distretti. Le promozioni e le retrocessioni saranno decise secondo le consuete regole di ciascuna delle competizioni interessate.

Per quanto riguarda il campionato nazionale femminile 1 e D1 Arkema, il Comitato esecutivo FFF, che desidera un trattamento adeguato per livello femminile e maschile, ha deciso di continuare la riflessione a favore di una possibile ripresa tenendo conto della natura specifica di queste due competizioni. Allo stato attuale, la possibilità di posticipare il calendario per queste due competizioni a partire da giugno consente di prevedere una ripresa. Anche la sfida sportiva della fine della stagione per la Nazionale 1, con le barriere all’ingresso nel mondo professionale in L2, e quella della D1 Arkema con il principio di qualificazione per le competizioni europee della UEFA, partecipa a questa riflessione. Anche le semifinali e la finale della Coppa di Francia femminile e la finale della Coppa di Francia maschile saranno presto riprogrammate a seconda delle condizioni di salute. In tutti i casi, il FFF desidera specificare che rimarrà attento allo sviluppo di misure sanitarie e che saranno osservati i principi di precauzione per i club e la salute per i giocatori.

Il Comitato Esecutivo FFF annuncerà nei prossimi giorni un massiccio piano per supportare il calcio amatoriale e le sue 14.000 squadre al fine di sostenere il loro riavvio la prossima stagione e facilitare l’accoglienza dei nostri licenziatari, in particolare i più giovane di loro.

La FFF desidera mantenere l’impegno, il senso di responsabilità e la solidarietà di funzionari, club e licenziatari eletti. Attraverso queste decisioni e le sue azioni a supporto degli operatori sanitari, la FFF desidera contribuire agli sforzi di tutti nella lotta contro la pandemia di coronavirus. Quando verrà il momento, il calcio, forte dei suoi valori e del suo ruolo sociale ed educativo, ritornerà nelle nostre vite”.

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