L'utente del territorio
Decoro urbano più attenzione meno indifferenza
Il titolo di questo articolo potrebbe essere inteso come un appello, e guardandoci intorno forse non sarebbe del tutto inappropriato. Invece è un dato di fatto, a seguito della sottoscrizione di un'intesa fra l'ANCI e l'ANACI. Le due sigle identificano l'associazione dei comuni d'Italia e quella dell'organizzazione professionale tra le più rappresentative degli amministratori di condominio. Scopo dell'accordo è incrementare il livello di pulizia ed igiene ambientale della città e tutelare maggiormente il decoro architettonico degli edifici. Ma c'è di più.
Il patto che lega sindaci ed amministratori di condominio prevede una stretta collaborazione per riqualificare i quartieri, non soltanto per assicurare un buon funzionamento dei servizi erogati dalla pubblica amministrazione, ma anche dal punto di vista della più generale osservanza delle leggi e dei regolamenti vigenti.
L'intento evidente è quello di contrastare quei fenomeni criminosi che creano forte allarme sociale ed incidono in modo negativo sulla qualità della vita dei residenti.
Sarà proprio grazie alle segnalazioni degli amministratori di condominio, opportunamente aiutati dalla partecipazione attiva dei cittadini-condomini, che le autorità preposte, tra cui la polizia locale, potranno intervenire per evitare il compiersi di azioni illegali, che recentemente alla Spezia sono venute alla ribalta della cronaca.
Pensiamo per esempio allo svolgimento di attività di ospitalità turistica non autorizzate, di ristoranti od altre attività commerciali abusive, fino all'occupazione di alloggi da parte di persone non in regola con il permesso di soggiorno, e quindi al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, nonché a quello della prostituzione in appartamento. Pensiamo poi agli abusi edilizi che spaziano dall'esecuzione di opere minori (antenne, caldaie e condizionatori posizionati in facciata) senza aver ottenuto gli eventuali necessari pareri preventivi, all'impiego di mano d'opera irregolare, alla presenza all'interno del condominio di persone che disturbano la quiete pubblica e creano timori e preoccupazione fra i residenti.
Nell'ottica della tutela del patrimonio privato, il degrado dei quartieri comporta una svalutazione degli immobili presenti nelle zone maggiormente interessate da questo fenomeno.
Le vittime di questa situazione sono le famiglie ed i risparmiatori che in passato hanno acquistato gli immobili, spesso a seguito di enormi sacrifici.
I cittadini chiedono ed hanno diritto ad avere più sicurezza e controllo del territorio e gli amministratori di condominio diventano protagonisti di questa iniziativa, che tende a favorire la vicinanza delle istituzioni ai contribuenti e la nascita di un'ampia cooperazione fra amministratori e condomini.
Questo accordo ANCI ed ANACI è una nuova forma di cittadinanza attiva, che farà bene al cuore e al portafoglio dei cittadini.
Giovedì 3 aprile 2014 alle 13:30:00
Fabio Pini
© RIPRODUZIONE RISERVATA