tantoneghevenoandae
Tanti chilometri per venire a pisciarti nel giardino di casa
Dopo una sconfitta del genere scrivo questo pezzo con gli stessi stimoli con cui passerei il pranzo di Pasqua a casa di Terlizzi.
Scrivere oggi è veramente frustrante, credetemi.
Credo che sia paragonabile allo stato d'animo del signore del condominio che qualche giorno fa, tanto infastidito quanto baldanzoso, mi ha inutilmente redarguito perché il mio cane ha osato fare la pipì all'interno del giardinetto condominiale, dove con tanta cura e pazienza, ci tiene a puntualizzare, cerca di far crescere dei fiori da tempo immemorabile.
Lo ammetto. Trovo veramente romantica la circostanza che il signore in questione tenti di dare un senso a ciò che rimane della sua esistenza concentrando le frustrazioni di una vita in due metri quadrati di terra, erba e merda.
Lo trovo carino, per carità.
Stupido, inopportuno, stucchevole, inutile, patetico ma carino, per carità.
È davvero un peccato che il mio senso civico non sia così alto da recepire l'essenza e la nobiltà di tale passatempo.
Anche perché per come la vedo non è in gioco solo il mio innegabile snobismo, di cui vado orgogliosamente fiero, ma qualcosa di ben più importante.
Mi riferisco alla nostra libertà, signori.
Per come la vedo io, i principi di tutela delle libertà individuali su cui si fonda uno stato democratico sono al sicuro finché mi sarà garantito il diritto di far pisciare il mio cane dove voglio.
Pensatela come volete ma sulla bontà di questo principio sono disposto ad andarci fino in Cassazione.
Ora mi rendo perfettamente conto che questa personale digressione non c'entra nulla con la partita ma quando perdi in casa con il Trapani, dopo aver dato la sensazione di controllare il vantaggio facilmente, interrompendo bruscamente una serie positiva così lunga, ti senti un po' come quel signore del condominio, a cui ora non posso che rivolgere le mie più sincere scuse.
O condoglianze, a giudicare dall'età e dalle precarie condizioni di salute.
Il vantaggio di Nenè ci ha fatto subito pensare ad una giornata tranquilla; sfioriamo più volte il colpo del ko ma oggi difettiamo di cinismo e le nostre ambizioni si infrangono contro il palo.
Dopo il vantaggio, infatti, lo Spezia si è comportato come una ballerina da night durante un privè.
Te la fa vedere, te la fa annusare, sei lì che stai per esplodere... ma quando è il momento di buttarlo dentro ti lascia lì, in un fastidioso mix di insopportabile nervosismo e agitazione.
Ma senza erezione, si intende.
E così Serse Cosmi è venuto a pisciare nel nostro giardino.
Facciamocene una ragione e guardiamo oltre.
Tengo comunque a precisare che la mia conoscenza dei night è meramente accademica e frutto di fugaci recensioni da parte di amici di amici che hanno avuto modo di frequentare locali di dubbio gusto.
Ad ogni modo, per favorire un efficace contraddittorio, qualora una ballerina da night che leggendo questo blog si sentisse in qualche modo offesa ,ovvero in dovere di dire la sua versione, può contattare la redazione lasciando la propria email, numero di telefono e codice Iban.
Lo so che i miei sono i deliri del post sconfitta però mi piace pensare che tra di voi ci sia di tutto e di più: impiegati, disoccupati, parcheggiatori abusivi, trans, terzini e parroci di paese.
Tutti al seguito delle aquile.
Mi piace pensare che il signore del condominio possa apprendere dalla lettura di queste righe che su quel giardinetto di merda ci ho pisciato pure io, non solo il mio cane.
Magari qualcuno di voi ha condiviso il mio stesso gradone in curva, qualcun'altro mi avrà visto scendere in pigiama dalla grondaia del suo appartamento.
O magari non avete la minima di idea di chi possa essere.
Quel che conta è che adesso siete qua.
A seguire passo dopo passo il cammino dei nostri ragazzi, nella buona e nella cattiva sorte, ed a condividere le vostre sensazioni.
A gasarmi come una giocata di Fausto Salsano o come uno sgambetto di Walter Nicoletti ad un avversario.
Domenica 27 marzo 2016 alle 10:32:28
Luca Tronconi
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