L'utente del territorio
"Tempi moderni" pure per gli affitti
La Corte di Cassazione ha chiuso le porte a possibili interpretazioni di favore per i proprietari che hanno affittato il fondo o l'alloggio "in nero". Allo stato dei fatti per alcuni locatori sarà provvidenziale un deciso cambio di rotta nella gestione degli immobili. A ogni buon conto registrare il contratto di locazione è un obbligo che grava sia sul proprietario che sul conduttore dell'immobile locato. Certamente il locatore, ossia il proprietario, è il soggetto che rischia maggiormente ad avviare un rapporto di locazione che non rispetta le regole dettate dal legislatore. Addirittura il contratto è ritenuto nullo, vale a dire inesistente, se l'accordo non viene registrato presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate. Pesantissime sono le sanzioni nel caso in cui al locatore venisse la malaugurata idea di nascondere al Fisco una parte del canone pagato dal conduttore. Ciò vale sia per l'imposta di registro e sia per l'imposta sui redditi. Il recupero fiscale può interessare anche i quattro anni precedenti a quello durante il quale il Fisco scopre le irregolarità. Per giunta, chi tralascia di registrare l'atto, si trova il canone di locazione definito dall'Agenzia delle Entrate, che utilizza un metodo di calcolo automatico basato sul valore catastale dell'immobile, vale a dire quasi sempre ben superiore agli affitti pagati dal mercato immobiliare attuale.
Domenica 1 novembre 2015 alle 09:30:00
Fabio Pini
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