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Violenza sulle donne, mozione della Lazzoni a Santo Stefano

Paola Lazzoni

Riaffermare la centralità dei diritti delle donne, condannandone ogni forma di violazione. Continuare nella pratica di azioni significative di contrasto e di prevenzione della violenza, attraverso la diffusione di una cultura di parità fra i generi, coinvolgendo, in particolare, le scuole del territorio, e supportando l’ascolto e l’ausilio alle donne del territorio in difficoltà. Aderire simbolicamente alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in programma il 25 novembre, e organizzare iniziative sul territorio con il coinvolgimento di altri enti, associazioni e chiunque intenda aderire.

Questo chiede la mozione protocollata a Santo Stefano dal consigliere di maggioranza Paola Lazzoni. “I dati sulla violenza contro le donne – si legge nel testo – sono ancora oggi impressionanti. In Europa si stima che la violenza sulle donne uccida o lascia lesioni più del cancro e degli incidenti stradali, una donna su quattro ha subito una violenza nella vita tra i 15 ed i 60 anni, il 90% delle violenze si consumano in ambiente domestico o familiare, circa il 70% delle vittime di omicidi compiuti fra le mura domestiche sono donne; in Italia secondo l’Istituto di Statistica italiano, l’Istat, le stime sono terribili. Si stima che siano ‘6 milioni 743 mila le donne da 16 a 70 anni, vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita (il 31,9% della classe di età considerata). 5 milioni di donne hanno subito violenze sessuali (23,7%), 3 milioni 961 mila violenze fisiche (18,8%). Circa 1 milione di donne ha subito stupri o tentati stupri (4,8%)’. Il che significa una donna italiana su 3, ma probabilmente una percentuale anche maggiore, visto che questi dati non comprendono ‘le molestie verbali, il pedinamento, gli atti di esibizionismo e le telefonate oscene’ “.

“Nonostante le misure di contrasto legislativo molto forti che il Governo ha adottato, quali, ad esempio, l’introduzione del reato di femminicidio – si legge ancora nel testo -, ed una maggiore attenzione specifica sulle problematiche legate alla violenza psichica e fisica contro le donne nelle sedi giudiziarie (penso ad es al Tribunale territorialmente competente della Spezia, il quale ha un’attenzione specifica molto elevata sul tema), il fenomeno non accenna a diminuire. Per prevenire e contrastare la violenza di genere, diventa sempre più necessaria un’attenzione particolare e rinnovata da parte delle Istituzioni, con iniziative capaci di incidere sul retroterra culturale e valoriale che la genera, con il coinvolgimento soprattutto dei giovani, attraverso la promozione di una cultura di parità fra i generi, coinvolgendo, in primis, i luoghi di cultura in assoluto: le scuole”.

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