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Ricercatrice di robotica ad Abu Dhabi: "Qui grandi potenzialità"

L'ortonovese Annagiulia Morachioli nei giorni scorsi ha preso parte al congresso IEEE sull'ingegneria biomedica.

L'intervento di Annagiulia Morachioli all'IEEE Life Sciences Grand Challenges Conference

Si è svolto nei giorni scorsi ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi il congresso dell’IEEE, istituto degli ingegneri elettrici ed elettronici, appuntamento internazionale fra i più rilevanti nell’ambito della biorobotica e dell’ingegneria bionica. Un evento all’interno del quale ha ricoperto un ruolo di primo piano l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, presente con il direttore Paolo Dario, professoresse e sei ricercatori. Fra questi anche l’ortonovese Annagiulia Morachioli che dal 2013 si occupa di robotica e che nel prestigioso appuntamento promosso dalla Khalifa University ha presentato il progetto studiato con il suo team nell’ambito dell’utilizzo della tecnologia robotica all’interno di processi di disassemblaggio di componenti.
“E’ stata un’esperienza molto importante – sottolinea a CDS – abbiamo fornito i risultati preliminari di una serie di test in cui il robot, aiutato da device di visione e opportune pinze, deve scomporre una sacca di componenti e categorizzarli per colore e forma. Presso l’Istituto della Superiore Sant’Anna – aggiunge – mi occupo nello specifico di manipolazione bimanuale in applicazioni di assemblaggio/disassemblaggio nell’ambito della circular economy. Pratica volta al riciclo e al riutilizzo dei materiali che si contrappone alla cosiddetta “economia lineare” caratterizzata da estrazione, produzione, consumo e smaltimento”.

Le conferenze hanno avuto come filo conduttore le nuove frontiere dell’ingegneria biomedica con dibattiti focalizzati su assistenza sanitaria, organi artificiali ed applicazione di arti bionici. “Il congresso ha analizzato diversi ambiti della robotica, volta in particolare modo alla bionica – aggiunge Morachioli – è stata un’ottima occasione per poter vagliare gli ampi ambiti di applicazione: dalla riabilitazione alla chirurgia fino alle frontiere della robotica soft. E’ emerso anche l’importante tema delle sfide nella ricerca nel Medio Oriente. Gli Emirati Arabi stanno infatti considerando nuove soluzioni per i propri investimenti e nella ricerca e nella formazione hanno individuato campi sui quali puntare per aumentare il livello di istruzione e conoscenza. Hanno un potenziale enorme – osserva – e stanno giustamente cercando collaborazioni internazionali qualificate come quella che ad esempio può offrire la Scuola Superiore Sant’Anna. E’ quindi importante essere fra i primi a porre le basi per una ricerca di eccellenza facendo parte di un processo destinato a crescere notevolmente. In questi giorni l’impressione è stata ottima – conclude – ci sono progetti interessanti e contributi, con tutta probabilità tornerò per alcuni mesi entro la fine dell’anno”.

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