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Fontana e Purro replicano a Giampedrone: "La sua candidatura è una forzatura"

Comune Ameglia

“La risposta di Giampedrone ha il pregio di rappresentare bene lo stile e la filosofia dell’impaziente sindaco di Ameglia. Intanto un suo classico: stravolgere i fatti. Che possa fare l’assessore è scritto sul giornale e noi non abbiamo neanche usato quel termine. D’altronde l’incompatibilita’ c’è anche con il ruolo di consigliere. Scrive “mi vedono come assessore”. No caro Giampedrone: noi ti vediamo come uno che ha pensa di essere più furbo degli altri, talmente ambizioso da usare il Comune come una porta girevole”. Questa la replica del Pd amegliese con Raffaella Fontana e Paola Purro, alla candidatura di Giacomo Giampedrone nel listino di Giovanni Toti in vista delle prossime elezioni regionali. “Lui – aggiungono – è uscito da Forza Italia, la sua è una lista civica non una lista di destra. Toti non è il consigliere politico di Berlusconi, ma semplicemente “un amico”. I membri della maggioranza di Ameglia sono “come una famiglia” e insieme hanno deciso la sua discesa in campo per il bene di Ameglia. La sua autostima lo ha accecato a tal punto da farci dubitare che creda davvero in quello che dice. Come quando afferma che “l’incarico da sindaco è un passaggio del percorso, non un punto d’arrivo”. Agli elettori l’anno scorso non lo ha mica detto?. Non regge nemmeno il paragone con Michelucci perché la sua elezione non costringerebbe Sarzana al voto mentre l’improbabile elezione di Giampedrone costringerebbe Ameglia a nuove elezioni. Che differnza da Cavarra, che invece ha lasciato il comodo scranno del consiglio regionale per candidarsi sindaco nella sua città. Evidentemente Giampedrone non ama altrettanto il suo paese. Ci domandiamo con che spirito Giampedrone tornerebbe a fare il Sindaco nella probabile ipotesi in cui non venisse eletto.
Giampedrone sa benissimo di fare una forzatura e si gioca molto con la sua candidatura. Gli si è presentata un’occasione e non ha saputo resistere, farebbe meglio ad ammetterlo, gli farebbe più onore. Invece vuole convincere gli amegliesi che lo fa per il bene di Ameglia, ma evidentemente dimostra di non conoscere gli amegliesi: non perdonano chi tenta di prenderli in giro e se ne accorgerà il 31 maggio”.

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