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Una storia spezzina

C’è la guerra, le divisioni passano in secondo piano

di Alberto Scaramuccia

Frammento di Palazzo Cenere

Il tono della stampa spezzina nel luglio di cento anni fa, quando si celebra il triste compleanno della guerra in cui l’Italia è entrata da un paio di mesi, è patriotticamente molto elevato. La necessità della coesione interna è così sentito che non c’è più spazio per le diatribe che fino a poco prima avevano alimentato la polemica cittadina, segno del diverso clima nato con la partecipazione al conflitto.
Regna così tanto la concordia che l’elezione del nuovo Sindaco passa senza commenti particolari. Luigi Sindico, dipendente dell’Ospedale Civile, è decaduto per incompatibilità: una decisione che maturava da mesi e che solo le lungaggini burocratiche della Giunta Provinciale, l’organo cui competeva decidere, rimandano. Gli subentra Luigi Piola, medico pure lui ma non dipendente. Con la casacca socialista aveva già fatto il Sindaco a Ortonovo; nella Giunta Sindico era Assessore a Igiene e Beneficenza. La minoranza non gli si pronuncia contro limitando l’opposizione al non presentarsi quando si deve votare: per due sedute manca il numero legale, alla terza Piola viene eletto, votato anche dall’unico consigliere d’opposizione presente. Con pari facilità si nominano gli Assessori: ci sono facce nuove e conferme. Piola dopo un paio di giorni assegnerà le deleghe. Si accantona, dunque, la polemica politica anche se la stampa “nemica” trova sempre l’occasione per qualche puntura di spillo.
Nelle edicole ritorna il giornale degli anarchici dopo più di un mese di assenza dovuta alla censura che taglia impietosa anche i due numeri di luglio in cui compaiono in pratica soli spazi bianchi.
Nell’altra stampa è tutto un inneggiare all’armonia interna, presupposto essenziale per la vittoria finale. Per questo, è difficile scorgere posizioni diverse fra le testate. Propagandano al massimo il nuovo prestito nazionale lanciato dal Governo, pubblicizzano le iniziative con cui il Comune sostiene le famiglie dei richiamati. Si danno loro soldi e le scuole accolgono gratuitamente i figli, ma il pane rincara e i padroni di casa aumentano gli affitti. Per questo ogni occasione è buona per raccogliere fondi: feste di beneficenza, balli e a teatro Lyda Borelli, la grande attrice nata qua alla Spezia, gira fra il pubblico raccogliendo più di 800 lire. Ettore Cozzani, diventato ormai un gran nome della cultura italiana per la sua rivista “L’Eroica”, scrive pezzi infiammati su “Il Giornale” spronando a solidarietà e generosità, ma anche invitando a guardarsi dagli spioni tedeschi.
Si piangono i morti (come dimenticare Alberto Picco?), ma siamo in luglio, la stagione dei tuffi in mare, e la gente affolla i bagni, quasi incurante che il prezzo del biglietto del tram per andarci, ha un sovrapprezzo di 10 centesimi destinati alla beneficenza. Ma si va al mare lo stesso profittando anche del fatto che i vaporetti hanno avuto il permesso di tornare a solcare il Golfo. Così, le tante bracciate che aprono i flutti, forse fanno un po’ dimenticare le tristezze e l’ansia del momento.