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La voce e la semplicità di Arisa conquistano la Cittadella

Tutto esaurito ieri sera per l'esibizione della vincitrice di Sanremo che ha aperto la rassegna Vocalista. In tantissimi l'hanno attesa per salutarla dopo il concerto.

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Arisa aveva promesso un concerto ‘fra amici’ ed è stata di parola. Ieri sera la vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo sul palco della Cittadella di Sarzana ha aperto la rassegna “Vocalista” con un’esibizione che ha esaltato le sue grandi doti canore ma anche la grande spontaneità e il rapporto solidissimo che la lega al proprio pubblico. Una platea molto variegata, con tantissimi bambini che le hanno dimostrato un affetto sincero ricambiato da ringraziamenti emozionati e da un attesissimo incontro ben oltre la fine del concerto. Circa un centinaio di persone infatti hanno atteso pazientemente per quasi un’ora l’uscita dell’artista dal camerino per avere un autografo, una foto o semplicemente un sorriso che la ragazza di Pignola non ha certo fatto mancare.
Preceduta dal set della giovane Marianne Mirage, Arisa si è presentata con “La mia strana verità” e “Sincerità”, brano che l’aveva lanciata proprio al Festival nel 2009 ed interpretato straordinariamente in questa occasione con l’inedito arrangiamento d’archi degli ottimi Gnu Quartet e dal maestro Barbera al piano. E ancora “Piccola rosa”, dedicata ai più piccoli e alla maternità, “Pensa così” e “Lentamente”. Canzoni inframmezzate da un costante dialogo con la propria gente, che per lei ha organizzato anche una coreografia con decine di palloncini e definita “parte della mia vita”, ma anche da siparietti ironici come l’amichevole imitazione di Emma Marrone o il riferimento al recente contrattempo di Laura Pausini riflettendo sullo spacco del vestito nero – che ha messo in risalto i capelli corti e biondissimi – indossato alla Fortezza Firmafede.
Un luogo che ha sicuramente colpito la sua attenzione contribuendo a creare un’atmosfera di grande partecipazione che ha fatto da sfondo ad “Amami”, “Il tempo che verrà”, “Poi però”, “Chissà cosa diresti” e “L’amore è un’altra cosa” tratti dai quattro album che l’hanno consacrata come una delle cantanti più importanti del panorama nazionale. Un successo costruito anche su canzoni come “La notte” e “Meraviglioso amore mio”, a cui lo speciale accompagnamento acustico ha dato un tocco ancora più intimo ed elegante. Uno show scandito dagli applausi delle ottocento persone in platea e dai simpatici dialoghi con i ‘Sarzanici’ che dopo il dono fattole da una bimba che le ha regalato un anello, hanno accompagnato Arisa nel gran finale – senza bis – di “Controvento”, che a Sanremo le aveva regalato il trionfo e alla Cittadella ha concluso una serata dedicata ad una grande voce della nostra musica pop.