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I rifugiati dell’ex zebra ringraziano Sarzana con uno spettacolo teatrale

Fra tolleranza ed integrazione sabato 14 gennaio nell'atrio del palazzo comunale ecco Epoux Noir. Beretta: "Diamo voce a questi ragazzi in viaggio da oltre un anno".

I migranti dell'ex Zebra impegnati nella pulizia delle aree verdi

Storie belle. Di tolleranza ed integrazione, di speranza e di una ritrovata creatività, in mezzo alla sofferenza vera, assurdamente vera. Lo spettacolo “Epoux Noir” che hanno preparato per ringraziare Sarzana, la città che li ospita da tempo, andrà in scena sabato 14 gennaio alle ore 18,15 nell’atrio di palazzo civico (ingresso gratuito). Con un giorno di anticipo rispetto alla “Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato”, i ragazzi dell’ex-Zebra chiedono alla comunità sarzanese di ascoltare le loro parole, il loro canto, il loro messaggio.

Quale? “Quello di aver scelto la vita – spiega l’assessore all’integrazione Beatrice Casini – . Questi giovani hanno accettato di lavorare a questo progetto per farsi conoscere, per aiutarci a non avere paura di loro e del loro mondo. Con questo progetto teatrale, che è andato di pari passo con quello che vede questi ragazzi coinvolti volontariamente nella manutenzione delle aree verdi del territorio, l’Amministrazione continua a camminare sulla strada dell’integrazione, unica e percorribile risposta al fenomeno migratorio mondiale”. Come noto Sarzana, dopo essere stato tra i primi comuni d’Italia ad accogliere i migranti siglando un protocollo d’intesa con Mondo Nuovo Caritas per consentire agli extracomunitari ospiti dell’ex-Zebra di poter svolgere lavori socialmente utili e quindi sentirsi parte integrante della nostra comunità ha deciso di dare un ulteriore impulso all’integrazione dei ragazzi attraverso una forma di coinvolgimento che passa dal teatro. Facendo propria un’idea di Giovanni Beretta, formatore teatrale del Teatro Stabile di Grosseto direttore artistico di Nin e della compagnia teatrale Ordinesparso, l’assessorato all’integrazione guidato da Beatrice Casini, in accordo con il responsabile del centro don Luca Palei, ha promosso il progetto “Epoux Noir-Sposo Nero” “per “dare voce – come spiega Beretta – a questi ragazzi che sono in viaggio da oltre un anno e hanno scelto di darsi un’altra possibilità sposando la vita”.

“In questo modo – conclude Casini – abbiamo aiutato questi giovani a riscoprire una dimensione di gioco e spensieratezza che loro stessi, pur segnati da esperienze difficili e tragiche, desiderano ritrovare e ora sono pronti a testimoniare, a coloro che vorranno essere presenti, quanto Sarzana rispecchi la sua storia , di città accogliente e lungimirante”. Epoux Noir verrà inserito anche nella rassegna teatrale Nin attualmente in corso.

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