LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

29 Novembre 1944, sindaco deposita corona alla lapide in piazza Matteotti

Anniversario rastrellamento nazi-fascista.

Cavarra deposita la corona

Nel 72esimo anniversario del rastrellamento nazifascista questa mattina il sindaco di Sarzana Alessio Cavarra ha deposto una corona alla lapide posta in piazza Matteotti. Nell’anniversaio del 29 novembre 1944 il sindaco ribadisce quanto “gli ideali e i valori che gli uomini e le donne difesero 72 anni fa siano oggi più che mai vivi e attuali e come sia dovere di tutti ricordare e ribadire che è grazie al sacrificio di quegli eroi che, oggi, tutti noi possiamo vivere e godere dell’inestimabile valore della Libertà e della Democrazia che ci hanno lasciato in eredità”. Per chi non lo sapesse quel triste 29 novembre rimane nella storia per il grande rastrellamento che colpì l’area occupata dalla brigata Garibaldi Muccini sulle colline alle spalle di Sarzana. Nonostante avesse opposto un’aspra resistenza, la formazione partigiana fu alla fine costretta ad abbandonare la zona e ad attraversare la linea del fronte all’altezza delle Alpi Apuane. Solo un piccolo gruppo di partigiani rimase nella zona e riformò nei mesi successivi una nuova brigata Muccini sotto il comando di Flavio Bertone “Walter”. Nel dicembre 1944 alla I Divisione Liguria, ribattezzata “Monte Picchiara”, si aggiunse la II Divisione Liguria “Cento Croci”, sviluppatasi dalla omonima brigata. Mario Fontana, ora affiancato come commissario politico da Tommaso Lupi, divenne comandante della IV Zona Operativa che riuniva le due divisioni, per un totale di circa 1800 partigiani. All’inizio del 1945 la provincia della Spezia era di fatto divisa in due: il capoluogo, la costa e la bassa Val di Magra, presidiate anche da contingenti tedeschi, rimanevano sotto il controllo della RSI, mentre la Val di Vara era in buona parte controllata dalle forze partigiane. Fin quasi alla fine della guerra entrambe le parti cercarono inutilmente di modificare a proprio favore questa situazione, i fascisti e i tedeschi con i rastrellamenti e i partigiani con incursioni sulle vie di comunicazioni e nel “territorio nemico” che sempre di più assumevano l’aspetto di vere e proprie battaglie (ad esempio nel gennaio 1945 sull’Aurelia tra Brugnato e Borghetto Vara). (estratto da vocidellamemoria.it)

Più informazioni