Sarzana - Val di Magra - “Il Coordinamento delle associazioni culturali è un organismo istituzionale, creato dal sindaco e dall’assessore per la cultura in risposta ad una pressante e annosa richiesta, partita proprio dalle associazioni che con questa amministrazione ha (finalmente!) trovato risposta”. Così Alina Lombardo, coordinatrice delle realtà culturali di Sarzana che interviene per chiarire la posizione dell'organismo anche in merito al futuro del Teatro Impavidi. “Il nostro confronto con l'amministrazione è stretto e costante anche sul tema della direzione e gestione della struttura – prosegue – non avviene sui social o agli angoli delle piazze ma nelle sedi opportune: le riunioni mensili a porte aperte o negli uffici del sindaco Cavarra o dell'assessore Accorsi. È lì che le associazioni parlano. Spesso anche animatamente. Ma sempre con un solo obbiettivo: cercare di trovare insieme il punto di incontro tra le priorità delle associazioni (limitate al settore culturale) e quelle dell’amministrazione (ovviamente, molto più ampie). Il nostro impegno – dice – è quello di costruire un solido canale di collaborazione e confronto con l’amministrazione sui temi della pianificazione culturale, partecipare alle scelte, presentare puntualmente critiche, pareri e suggerimenti. Nella consapevolezza che, come previsto dall’atto istitutivo, tali indicazioni non sono vincolanti e possono quindi non essere accolte. Alcune associazioni e operatori culturali, ne hanno compreso l’importanza e partecipano attivamente e assiduità ai suoi lavori. Altri, senza aver mai partecipato ad alcun incontro e non avendo idea del faticoso lavoro che stia portando avanti e dei risultati ottenuti, non perdono occasione per criticarlo, denigrarne il significato e il ruolo. Nella convinzione che così facendo ne possano vanificare l’esistenza. Non è così. Il Coordinamento esiste, a prescindere da tutto. È un esperimento nuovo e innovativo che, come ogni novità incontra ostacoli, momenti di delusioni e difficoltà superabili solo col tempo e l’acquisizione di esperienza. Ma il suo valore è innegabile. Lo ha riconosciuto anche il presidente della Fondazione Matteo Melley, qui a Sarzana lo scorso 5 novembre”. Ma Lombardo precisa anche la differenza fra Coordinamento e “Colletivo 14”: “Quest'ultimo è invece un gruppo di 10 associazioni che, di fronte alla possibilità di avere finalmente uno spazio di incontro, in cui ospitare alcune attività si sono autotassate creando un fondo a cui attingere per sostenerne le spese. Una risposta tardiva e insufficiente – conclude – ma comunque concreta da parte dell'amministrazione e accolta come segnale di ascolto ed attenzione in attesa che riapra il Teatro e i suoi spazi decisamente più adeguati”.