LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

A sinistra ma con paletti chiari, la "Lista Pertini" scalda i motori

Presentata la nuova formazione che sosterrà "in modo critico" il Pd alle elezioni. Obiettivo dichiarato: "Non consegnare la città alla destra".

Presentazione della Lista Pertini

Portare più di un rappresentante nel prossimo consiglio comunale e soprattutto scongiurare una possibile vittoria della destra a Sarzana. Questi alcuni degli obiettivi dichiarati della “Lista Pertini”, formata da esponenti di Campo Progressista e del Partito Socialista, presentata ieri sera di fronte ad un buon pubblico. Le caratteristiche della nuova formazione, che si definisce “critica con il Pd ma non di rottura” sono state illustrate nella sala Arci di via Landinelli dall’assessore Nicola Caprioni, che fa riferimento al gruppo di Pisapia, e dai socialisti Giancarlo Scapazzoni e Marco Mustaccioli.
“Vogliamo evitare che la nostra città faccia la fine di altre a noi vicine consegnate alla destra a causa della troppe frammentazioni” ha esordito il membro della giunta Cavarra che ha anche ricordato quanto fatto in questi mesi. “Prima di questa esperienza non ho mai avuto incarichi politici, ora sto cercando di modificare il rapporto con i commercianti e credo di aver introdotto alcuni elementi importanti come la mostra di Warhol, una grossa sfida mai fatta in provincia e volutamente destagionalizzata per dare un’occasione al tessuto economico. Per il 2018 invece ne abbiamo opzionata un’altra su Salvador Dalì mentre a gennaio partirà finalmente il cartellone teatrale degli Impavidi e stiamo lavorando anche per recuperare la mostra dell’antiquariato”.
Sul fronte strettamente politico Caprioni ha poi sottolineato: “Negli ultimi anni la sinistra è finita a seguire la destra ed il neoliberismo perdendo credibilità e c’è la necessità di recuperare un elettorato deluso dalle politiche degli ultimi governi di centrosinistra. Mi fa piacere che questa nostra lista abbia già trovato l’adesione di persone provenienti da altri percorsi, dai Verdi come da Sel, da Rifondazione e dai Radicali come da realtà civiche. La sinistra sta qua perché nessuno l’ha comprata – ha detto riferendosi alla coalizione che fa capo a Mione (QUI) – e non ha in mano la ricevuta per dimostrarlo. La pluralità fa bene”.
Sul rapporto con Partito Democratico, che avrà l’appoggio della lista, ha poi puntualizzato: “Entreremo in questa alleanza con l’obiettivo di condizionare fortemente le scelte politiche di un’eventuale nuova maggioranza. Il Pd è stato portato a destra da chi oggi sta dentro Mdp: D’Alema che bombardò la Bosnia e Bersani che per primo ha fatto il governo con Berlusconi partorendo la Legge Fornero. Abbiamo come punto fermo quello di non frammentare ulteriormente il centrosinistra ma provare ad unire anche se sembra difficile con chi dice di avere monopolio della sinistra. Non vogliamo renderci complici di aver consegnato Sarzana alla destra per la prima volta dopo il Ventennio fascista. Abbiamo teste pensanti e grandi professionalità che possono essere straordinariamente utili, un coacervo di idee e proposte – ha concluso – che ci fanno partire un gradino davanti alle altre liste”.
I socialisti Scapazzoni e Mustaccioli hanno invece affermato: “Il nome della lista è una garanzia di onestà e appartenenza a certi valori. Siamo qui per evitare l’errore di una frantumazione delle liste che ha portato alla sconfitta di Spezia. Cerchiamo invece collaborazione in una città che ha una lunga storia di sinistra. Lavorando in sintonia si potrà contrastare l’autoreferenzialità del Pd che ha sempre goduto di numeri importanti. Con il sindaco uscente abbiamo avuto una brutta esperienza – hanno evidenziato – ma siamo pronti a sostenerlo se si ricandiderà, vogliamo lavorare per il bene di Sarzana”.

Più informazioni