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Sarzana al voto

Ponzanelli: "Noi siamo un futuro radioso"

Chiusura della campagna elettorale con tutta la coalizione, Toti: "Sarzana come la Bastiglia".

Chiusura campagna elettorale centrodestra

“Mi spiace per lei ma Cristina per i prossimi cinque anni sposerà Sarzana. Un matrimonio che cambierà in meglio la vita di tutti, anche di coloro che saranno costretti ad imparare un mestiere”. Un Giovanni Toti in gran forma ha scelto l’ironia per chiudere il comizio elettorale di piazza Garibaldi, dove questa sera si è ritrovata tutta la coalizione di centrodestra. Lo ha fatto rivolgendosi bonariamente al marito della candidata sindaco Ponzanelli, ma anche agli avversari del Partito Democratico già pizzicati in apertura da Giacomo Giampedrone: “Ringrazio Paita, Michelucci e Martina – ha detto l’assessore – perché con la loro presenza di oggi siamo già sicuri di essere al secondo turno”.

“Il Comune di Sarzana è come la Bastiglia – ha aggiunto il presidente della Regione – emblema di una monarchia assolutista che ha sbagliato tutto. Questa è qualcosa di più della chiusura della campagna elettorale, questa serata speciale è l’inizio di una nuova storia”.

Sul palco hanno preso la parola anche i rappresentanti della coalizione che da tre anni governa la Regione e che ora punta a piazza Matteotti dopo aver preso anche Genova, Savona e Spezia. “Dobbiamo vincere e vinceremo – ha rilanciato Iacobucci di Fratelli d’Italia – Ponzanelli sarà un sindaco a testa alta in questa perla della Liguria” mentre il forzista Biasotti rivolgendosi alla candidata ha ribattuto: “Ti accusano di non avere esperienza ma al contrario di quelli del PD tu hai un lavoro”. Quindi Andrea Costa i cui ringraziamenti sono andati sia a Toti “per come ha saputo fare sintesi” che al gruppo di Sarzana Popolare “una straordinaria esperienza civica”. Infine il leghista Rixi: “Sarzana è rimasta indietro per colpa di chi ha ragionato in modo ideologico e non per il bene della città. Prendere Sarzana domenica sarebbe come accendere una luce in tutto il Paese”.

A tratti visibilmente emozionata, Cristina Ponzanelli ha salutato ringraziando tutti i candidati “che ci hanno messo la faccia e le energie” e “Giovanni Toti che mi ha dato questa possibilità”. Poi ha definito Sarzana “una città presa in ostaggio da chi l’ha usata come un trampolino di lancio per la propria carriera”. “Mi hanno accusata di essere inesperta ma di sicuro non ho da imparare da chi non è stato nemmeno in grado di partecipare a un bando per risanare le scuole. Oggi il futuro siamo noi – ha concluso – un futuro bellissimo, insieme possiamo cambiare”.

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