Sarzana - Val di Magra - Duecento partecipanti stamani al flash mob organizzato davanti al Comune di Sarzana per dire no al 'nuovo corso' del Centro sociale Barontini, storico riferimento socioculturale per gli anziani, che, in seguito alla messa a bando della gestione, ha vistouscire di scena dopo quasi trent'anni il Comitato Terza Età. “Le condizioni dettate dal bando di fatto – h affermato stamani Marco Gilardi, presidente del sodalizio - ci hanno estromesso. Solo chi persegue attività che danno un certo margine possono riuscire a far fronte a tutti quei costi. Noi invece abbiamo sempre operato all'insegna della gratuità e del volontariato, la nostra unica entrata era dare le sale in concessione per 25 euro. Questa amministrazione ha agito con prepotenza”. Tra i nuovi oneri previsti dal bando (vinto dalla Tourism Factory Aps), quello di occuparsi direttamente della gestione del parco circostante l'immobile. Gli aderenti alla mobilitazione – presenti cittadini, associazioni, forze dei centrosinistra consiliari ed extra consiliari – hanno fatto un giro attorno a Palazzo civico e hanno concluso l'iniziativa con un applauso collettivo. Presente una delegazione del Sarzana basket, protagonista di una vicenda per certi versi affine a quella del Barontini: anche qua ci sono di mezzo una gestione storica, di spirito eminentemente volontario, e un bando che l'ha interrotta dopo quasi un trentennio. Domani dovrebbe esserci un incontro tra il sodalizio cestistico e l'amministrazione.
Al mob di Piazza Matteotti ha risposto in tempo reale il centrodestra. “I cambiamenti fanno sempre paura – così in una nota i capigruppo di maggioranza Ponzanelli (Cambiamo), Precetti (Sarzana popolare), Pizzuto (FdI) e Innocenti (Lega) -. Soprattutto a quelle persone che fanno politica esclusivamente strumentalizzando fatti e argomenti, in modo scorretto e mendace, dimostrando di essere poco disponibili ad un qualsiasi dialogo costruttivo. Questo è quello che sta succedendo a Sarzana con il Centro Barontini. Le decisioni dell'attuale amministrazione per l'affidamento tramite bando pubblico del centro sociale in questione fanno sicuramente scalpore, considerato che l’iter è sconosciuto all’opposizione che, quando era maggioranza, preferiva procedure disinvolte e, talvolta, spregiudicate. Lo schema seguito dall’amministrazione è in linea con l'intento di perseguire la più totale trasparenza e regolarità, finalmente, senza affidamenti diretti e gratuiti. L’affinità della politica della sinistra non è tanto con gli anziani, ma col vecchio: inteso come quel vecchio sistema fuori dalle norme di legge, senza gare, senza competizioni e disinteressato agli scopi civici. Anche a Falcinello l’urlo delle opposizioni, false e ipocrite, era quello di una giunta che con un bando pubblico e trasparente voleva scientemente cancellare un presidio fondamentale per il nostro borgo: salvo poi esultare per l’esito, applaudendo ai vincitori, proprio e per primi da parte di chi puntava il dito”.
“Tra aprire gli spazi pubblici alle energie della città con procedure aperte e trasparenti e non farlo, sceglieremo sempre l’apertura – concludono -. Tra rispettare la legge e non farlo, sceglieremo sempre di rispettarla. Anche sul Barontini la scelta è stata la gara, come prevede la legge, imponendo nel capitolato di gara la garanzia da parte di chiunque vincesse dell'uso dei locali per le lezioni per l'Università dell'età libera e di tutte le altre attività storiche del centro sociale per gli anziani, lasciando la libertà di arricchire il programma con nuove iniziative. Nessuno caccia gli anziani dal Barontini, che anzi restano essenziali con le loro attività nel centro sociale come lo sono nel tessuto economico e sociale della città. Tutto il resto sono bugie e squallide interpretazioni, da parte di chi non ha remore a soffiare sulle paure della gente e degli anziani mentendo sapendo di mentire. Auguriamo agli aggiudicatari di avviare presto tutte le attività che hanno descritto nel loro programma, all'insegna dell'impegno sociale e dell'incontro generazionale tra ragazzi e nonni. Ne guadagnerà tutta la città, con buona pace di chi per far politica non ha più argomenti oltre alle bugie e alle strumentalizzazioni”.