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Dieci per cento

Oneri urbanizzazione per barriere architettoniche, la petizione va in consiglio

L'iniziativa di 'Sarzana in movimento' sarà trasformata in una mozione dalla capogruppo pentastellata Federica Giorgi.

Valter Chiappini in Commissione ambiente

Ok alla discussione in consiglio comunale petizione presentata dall’associazione ‘Sarzana in movimento’ finalizzata alla costituzione nel prossimo bilancio di previsione di un fondo vincolato all’abbattimento delle barriere architettoniche finanziato, come da disposizioni di legge regionale, con il 10% degli introiti comunali per oneri di urbanizzazione. Il documento presentato a sindaco, giunta e consiglieri dal sodalizio guidato da Valter Chiappini troverà spazio nella massima assise cittadina con un “escamotage” volto a superare le lacune regolamentarie in merito alla trattazione delle petizioni. La Commissione ambiente e territorio ha infatti accolto la proposta di Federica Giorgio, capogruppo del Movimento cinque stelle, di trasformare la petizione in una sua mozione. Prima della tappa consiliare servirà un ulteriore passaggio in commissione per imbastire la cosiddetta istruttoria. E si resterà in Ambiente e territorio: non ha avuto infatti fortuna l’idea della consigliera Mazzanti (Sarzana popolare) di trasferirla in quella dedicata ai Servizi sociali. In apertura di Commissione il presidente Spilamberti ha in ogni caso assicurato che il sindaco Ponzanelli accoglie in pieno quanto richiesto dalla petizione di Sarzana in movimento.

“A noi basterebbe il mandato – commenta Chiappini, che ieri ha assistito alla Commissione – che il presidente Spilamberti ha assicurato, ed è a verbale della Commissione, è stato dato dalla Sindaco Ponzanelli agli uffici competenti, in quanto capo della Giunta, e siamo ovviamente felici di avere capito che tutti i gruppi consigliari sono favorevoli. La nostra è una battaglia che dura da anni, prima portata avanti in Consiglio comunale da me, come capogruppo del M5S e poi come gruppo Sarzana in movimento dopo la traumatica scissione, senza alcun riscontro della passata Amministrazione. Restiamo però perplessi per questo impasse regolamentare e confidiamo che questa nostra battaglia di legalità, perchè c’è da osservare una legge regionale, e di civiltà, perchè si tratterebbe di tutelare una delle fasce più deboli di cittadini anche senza diktat di legge, porti al risultato che auspichiamo e si cominci ad investire veramente sull’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti”.

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