Sarzana - Val di Magra - "La triste strategia mediatica della maggioranza di Sarzana, basata su comunicati dai titoli sensazionalistici, volutamente creati accostando nomi, estratti di fatti e parole decontestualizzate, non è una novità. Molto spesso, per manifesta incapacità di chi cura la parte di comunicazione, gli autori ne diventano anche le vittime, come accaduto al Presidente della Regione in occasione delle sue esternazioni sugli anziani; in altre circostanze lo scopo non è del tutto chiaro, ma si rivela comunque un boomerang per chi scrive". Risponde per le rime Fioretta Mazzanti, consigliera comunale di "In azione per Sarzana", dopo l'attacco ricevuto ieri dalle ex colleghe di maggioranza. (QUI)
"Nessuna difficoltà per la sottoscritta - sottolinea - a condannare senza se e senza ma la violenza sulle donne; nessuna difficoltà a condannare, a gran voce, ogni tipo di violenza, inclusa quella verbale, inclusa quella nei confronti di persone, donne o uomini, sottoposte ad una gogna mediatica per avere espresso, in maniera assolutamente da condannare, un concetto da condannare altrettanto.
Ma ciascuno si assume la responsabilità di ciò che scrive; e la sottoscritta non è abituata a cancellare commenti ai propri post, anche quando contrari al proprio pensiero o esplicitamente offensivi nei confronti della stessa; e, nel caso specifico, è stato infatti lo stesso autore a cancellare il commento, assumendosi la responsabilità di scrivere e quella di cancellare. Viceversa, è ormai noto che proprio alcune di coloro che compaiono tra gli autori del comunicato, cancellano periodicamente e velocemente i commenti negativi ai propri post, per convincere se stesse e gli altri di avere l’approvazione della cittadinanza".
"Ma qui il problema è un altro; qui il problema è di “donne della maggioranza” pronte a (farsi) scrivere (da uomini) comunicati per rendere pubblico il commento ad un post della sottoscritta, parlando di "condanna della violenza”; e, nel frattempo, nessun comunicato, ma soprattutto nessuna azione concreta, per ridurre la violenza di gruppi di minorenni che sotto i fumi dell’alcol rispondono con offese sessiste a giovani commercianti che chiedono di non usare le proprie vetrine come orinatoio. In un paese civile quella commerciante, donna, sarebbe andata da un sindaco, donna, per chiedere aiuto; in questo paese, Sarzana, questo non accade, perché prima di ascoltare, giudicare ed agire, le “donne della maggioranza” guardano al colore politico e, a seguire, si fanno dire cosa fare o non fare.
Questo è purtroppo il risultato quando le donne vengono messe in posizioni di responsabilità solo in quanto donne e si prestano ad essere i burattini debitori del potente o del tutor di turno, calpestando giorno dopo giorno la dignità delle donne stesse.
Se proprio volessero rendersi utili - conclude Mazzanti - le donne della maggioranza farebbero meglio ad evitare di passare il tempo su Facebook per andare invece a fare un giro per le vie e piazze di Sarzana, così da vedere con i propri occhi orde di ragazzi e ragazze senza mascherina che con la sigaretta in una mano ed il bicchiere nell’altra passano il proprio tempo in una città che prima d’ora non aveva mai toccato un livello tanto basso".