Sarzana - Val di Magra -
“La presentazione del nuovo progetto esecutivo del secondo lotto di argini a Bocca di Magra da parte dell'iperattivo assessore Giampedrone e dell'ormai silente sindaco De Ranieri merita alcune osservazioni: "Premesso che il completamento delle arginature è un atto dovuto da parte della Regione visto il grave pericolo in cui sono costretti a vivere (e in cui ancora vivranno per almeno altri due anni) gli abitanti della zona della ex polleria a Bocca di Magra, non possiamo non segnalare: Giampedrone è in ritardo di 6 anni dato che nella sua brevissima apparizione da Sindaco aveva già approvato un progetto esecutivo. I soldi c'erano già e li aveva messi la Giunta Burlando. Giampedrone si è dimenticato di dirlo, ma il suo "stile" ormai è noto a tutti. Per l'ennesima volta Giampedrone e, soprattutto, la Giunta Comunale amegliese non considerano minimamente i cittadini. Anche questo progetto non è stato illustrato alla popolazione prima dell'approvazione.
È una grave mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e in particolare degli abitanti di quella zona"." E' quanto si legge in una nota del gruppo di opposizione "Insieme per Ameglia" che prosegue: "Insomma, un film già visto - prosegue la nota - si utilizzano soldi stanziati dalle precedenti amministrazioni, spacciandoli come soldi stanziati da Giampedrone; si tiene il progetto nel cassetto (in questo caso per sei anni!); non lo si presenta alla popolazione, ma lo si annuncia direttamente alla stampa. Noi abbiamo chiesto di avere le tavole di progetto e chiediamo che il Comune le pubblichi sul sito in modo tale che tutti le possano esaminare.
Certo è evidente che di quello che è successo per i giardini di Bocca di Magra, a Giampedrone e a Sindaco e assessori comunali non è interessato proprio un bel nulla".
"Torneremo invece più nel dettaglio sulla questione di Via Poggio Scafa - conclude -, ma è chiaro che Giampedrone, disattendendo tutte le sue promesse ha dichiarato, velatamente ma non troppo, che non si faranno. Ma d'altronde ormai le elezioni regionali ci sono già state e le promesse d'incanto sono svanite”.