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Politica

Fusti tossici e controlli alla ex cava, doppio esposto di Zangani alla Municipale

Il consigliere del misto chiede verifiche in merito alla fondatezza delle affermazioni dell'esponente popolare Serarcangeli e del commissario del Pd locale Ribolini.

La ex cava della Brina vista dall'alto

Angelo Zangani, consigliere comunale santostefanese, gruppo misto, ha presentato due esposti al locale Comando della polizia municipale. Con il primo chiede accertamenti in merito ad alcune affermazioni digitate sul gruppo Facebook Liberamente a Sasteu da Alessandro Ribolini, commissario del Pd comunale. All’esponente socialista non ‘torna’ questo pensiero, formulato in merito alla ex Cava della Brina: “…caso strano, la procura ha iniziato ad interessarsi alla cosa dopo il cambio della giunta comunale, quando sono iniziati i controlli, quelli veri”. Nell’esposto Zangani rileva che “la frase lascia a intendere che le operazioni alla cava della Brina non siano state sottoposte a controlli ‘veri’ prima dell’insediamento della nuova amministrazione”. E chiede quindi al Comando una risposta in merito alla fondatezza delle affermazioni di Ribolini invitando ad “assumere le opportune determinazioni”.

L’altro esposto, sempre recapitato sul tavolo del comandante Toracca, chiede accertamenti su alcune dichiarazioni rilasciate nell’ultimo consiglio comunale (QUI) dal consigliere Pietro Serarcangeli (Santo Stefano popolare), in particolare quelle relative alla presenza di 500 fusti di liquido nocivo interrati alla ex Vaccari. Zangani, dicendosi a conoscenza “dell’avvenuto smaltimento di fusti contenenti liquidi pericolosi, residui di processi di lavorazione, da parte della proprietà dell’area, prima del fallimento”, chiede quindi alla Municipale, anche qua, un responso in merito alla fondatezza di quanto detto da Serarcangeli, nonché di assumere le relative eventuali determinazioni.

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