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Politica

Elezioni regionali, Michelucci lancia un candidato civico

Dibattito tra volti locali del Partito democratico alla Festa dell'Unità. Con più di un occhio al 2020.

Dibattito alla Festa dell'Unità di Santo Stefano

Si è chiusa ieri la lunga Festa de L’Unità organizzata al campo sportivo F.lli Matelli di Ponzano Madonnetta, a Santo Stefano. Un evento che, come di consueto, ha dato spazio al dibattito politico con una serie di appuntamenti all’ora dell’aperitivo. E, nel corso di quello dedicato allo stato di salute del Pd, si è toccato da vicino il tasto delle prossime elezioni regionali. “In chiave 2020 – così il consigliere regionale Juri Michelucci – credo ci sia da lavorare molto. Dobbiamo mettere assieme un’alleanza di centrosinistra, anche approfittando della rottura politica in corso all’interno del centrodestra: da una parte i moderati, dall’altra la Lega e la destra, come quella di Toti, appiattita sulle posizioni leghiste, spesso razziste”. L’esponente Pd non si è fermato qui. “Penso a un candidato civico, fuori dai partiti – ha continuato -. Sarebbe una scelta più forte e più utile nell’ottica della formazione di una coalizione di centrosinistra capace di parlare efficacemente anche alla società civile”.

La deputata Raffaella Paita ha sottolineato l’importanza di “rinunciare a un po’ di polemica interna per essere più forti e credibili e strappare la guida regionale a un centrodestra che ha indebolito la Liguria a livello di posti di lavoro, sanità, territori. Toti si occupa solo di feste, scivoli d’acqua e fuochi d’artificio”. Il sindaco di Santo Stefano Paola Sisti ha rimarcato la centralità di “un’unità vera, che non sia solo di facciata. Nel nostro territorio l’unità spesso è mancata, è uno degli errori che abbiamo commesso. E’ stato sbagliato in questi anni non ascoltarci abbastanza”. Presente anche l’eurodeputato Brando Benifei che, con una riflessione più ampia, ha messo in cima all’agenda “la necessità di ridare forza al senso di iscriversi al partito. Oggi iscriversi al Pd non serve a molto, non consente di incidere davvero sulle politiche del partito. Dobbiamo ridare senso alla militanza e alla partecipazione”.

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