“Oggi in consiglio provinciale abbiamo assistito al teatrino della politica. Una politica che di fatto dice un no… che è un ni: un domani sarà realizzato un biodigestore nell’area di Saliceti, perché chi lo dovrà realizzare riterrà inidoneo il sito di Boscalino. E così, a fronte del no sostenuto da più di 2mila firme di cittadini, i ‘poteri forti’ – detto senza timore di passare per populisti – fanno come desiderano loro, e a guidare è il profitto, messo davanti a tutto, anche alla salute delle persone e all’ambiente”. A parlare è Emilio Ratti, capogruppo della destra nel consiglio comunale di Santo Stefano.
“La piana tra Santo Stefano e Vezzano – continua Ratti, che in questi giorni ha seguito in prima persona le sedute del consiglio provinciale – è interessata da grandi vie di comunicazione, da attività retroportuali crescenti, dal passaggio quotidiano di mezzi pesanti, che scorrono ogni giorno anche sotto le finestre di chi vive nel centro storico. Una situazione di inquinamento visivo – pensiamo alle pile di container, fino a otto uno sopra l’altro -, acustico e dell’aria. Ora i santostefanesi – il consigliere sceglie l’iperbole – dovranno cominciare a comprare maschere antigas, visto che probabilmente all’attuale situazione si aggiungerà il digestore. La comunità di Santo Stefano deve dire i no e dare il via a incontri e proteste serie, responsabili, per far capire che non intende sottomettersi ai dettami della politica. Passata e presente”.
