Sarzana - Val di Magra - "La risposta fornita dal Presidente di Recos circa l’eventuale richiesta di informazioni da parte dell’Unione Europea è formalmente ineccepibile. Il difetto sta nella sostanza. È chiaro che l'azienda sia pronta, qualora fosse necessario, a fornire tutte le informazioni. E ancor più chiaro è il fatto che Recos, in quanto impresa privata, abbia come obiettivo la produzione di fatturati e utili all'interno di quello che è il suo business primario: la gestione dei rifiuti.
In quest'ottica non stupisce che la proposta inviata dalla società ai 6 Comuni interessati dagli impianti esistenti e dal nuovo biodigestore (QUI. In realtà Recos ha precisato che il ristoro proposto riguarda solo gli impianti esistenti, ndr), sia prettamente un affare economico". Lo dichiara in una nota Francesco Battistini, consigliere regionale di Italia in Comune/Linea Condivisa.
"Come se esistesse una cifra congrua che possa sanare qualunque cosa - continua Battistini -, anche il potenziale danno alla salute dei cittadini o all'ambiente. Tutti rischi, questi, che, lo ricordiamo, nessuno può escludere in maniera assoluta. Deve essere la politica ad assumersi le responsabilità di pianificare l'assetto del territorio respingendo al mittente qualunque offerta economica che abbia i presupposti illustrati dal Presidente di Recos. È necessario prendere decisioni che abbiano come interesse primario la salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente in cui vivono. E se molte delle amministrazioni dei Comuni interessati hanno gia’ annunciato la propria opposizione, di tutt’altro segno pare essere l’intenzione della Giunta regionale guidata da Toti e Giampedrone. Per loro il nuovo impianto di biodigestione deve essere costruito. A Saliceti. Noi invece continueremo a essere sulle barricate con i cittadini e a opporci nelle sedi istituzionali. L'attuale assetto del Piano regionale per la gestione dei rifiuti è indubbiamente mutato. Ciò che chiediamo è che venga aperta una procedura di valutazione ambientale strategica che, oltre a permettere la più ampia partecipazione di comitati, associazioni e singoli cittadini, metta a confronto scenari e tecnologie alternative".