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"mestiere entusiasmante, dopo la mamma"

Da Toti agli Impavidi, Ponzanelli: "Discontinuità e centralità per Sarzana"

Intervista al sindaco che ha riscritto la storia politica della città: "Pronto il bando per la gestione del teatro. Stiamo elaborando nuovo piano di marketing territoriale. Modello di amministrazione esportabile a livello nazionale".

Primo giorno a Palazzo Roderio per Cristina Ponzanelli

A inizio giugno lo spirito di Cristina Ponzanelli era quello di “voler restituire qualcosa” alla sua città e alla sua gente per tutto ciò che le avevano trasmesso sino ad allora. Oggi, trascorsi i fatidici cento giorni di governo, la sindaco di Sarzana porta avanti questo impegno lavorando quotidianamente sul presente e sul futuro di un territorio e di una comunità di cui si è assunta oneri e onori di governo. Un ruolo assunto subito dopo il ballottaggio che ha sancito la prima, storica, vittoria di una donna e del centrodestra a Palazzio Roderio, aumentando le aspettative su una giunta nella quale convivono anime politicamente diverse delle quali è sintesi e figura di riferimento. Un’esperienza che Cristina Ponzanelli ha raccontato a CdS anticipando anche alcune attese decisioni che saranno ufficializzate nei prossimi giorni.

Dalla telefonata di Toti per la candidatura fino alla vittoria del 25 giugno e ai primi cento giorni di mandato, per lei sono cambiate parecchie cose. Come riassumerebbe questi mesi e cosa l’ha più colpita nel passaggio da aspirante sindaco a persona di riferimento per tutta la comunità?
“Il Sindaco è il mestiere più difficile ed entusiasmante del mondo, dopo la mamma. Mi hanno colpito l’entusiasmo, la passione e la voglia dei sarzanesi di cambiare rispetto al passato: durante le elezioni, come dopo”.

Un po’ per necessità e molto per sua volontà, in questo periodo ha incontrato cittadini, comitati e associazioni, cosa chiedono i sarzanesi al loro sindaco?
“Discontinuità, rispetto delle regole, stesse opportunità per tutti e rompere definitivamente quel meccanismo dei privilegi e delle amicizie che aveva retto la nostra città negli ultimi anni. I primi mesi abbiamo incontrato centinaia di cittadini: un percorso faticoso ma entusiasmante. Non taglierò mai il contatto coi sarzanesi: è l’essenza stessa dell’essere Sindaco e di rappresentare una comunità”.

Nell’intervista che realizzammo in campagna elettorale (qui) lei individuò decoro e sicurezza come le priorità per i primi tre mesi di mandato. In entrambi gli ambiti qualcosa è stato fatto ma gli ultimi episodi dimostrano come il tema dell’ordine di pubblico sia sempre molto delicato, come pensate di intervenire?
“Nei giorni scorsi ho firmato un’ordinanza che contrasti i fenomeni del campeggio irregolare, del bivacco e dell’insediamento abusivo tutelando l’igiene pubblica, la sicurezza e il decoro urbano. Aumenteremo la videosorveglianza, grazie a un patto già siglato con la Prefettura e a un finanziamento della Regione. Stiamo collaborando quotidianamente con tutte le forze dell’ordine: i risultati già si possono osservare, ma serve tempo per affrontare un degrado prosperato giorno dopo giorno in anni di tolleranza e abusivismo”.

Quella delle scuole è stata probabilmente la partita più delicata in questi suoi primi cento giorni. Ora che l’anno si è aperto e la situazione è parzialmente risolta come state procedendo per la realizzazione di una nuova struttura?
“Stiamo procedendo come annunciato, a stretto contatto con la Regione Liguria. A gennaio la giunta regionale potrà finanziare i nostri progetti coi fondi strategici, ai quali chiederemo accesso. Mi faccia aggiungere la soddisfazione, intanto, per la riapertura della scuola elementare di Crociata: una scuola bellissima, e un quartiere al quale è stata restituita centralità e vivacità”.

L’estate appena trascorsa ha confermato l’ottimo appeal della città ma anche la necessità di rivedere alcuni eventi. La valorizzazione del turismo e il rilancio del commercio sono obiettivi dichiarati della sua amministrazione, come si sta muovendo in tal senso?
“Sarzana deve tornare centrale. Stiamo elaborando un nuovo piano di marketing territoriale, che prevederà più presenza nei social e nei media di settore. Saremo più presenti nelle maggiori fiere nazionali e internazionali: Sarzana è splendida, occorre solo farla conoscere”.

In questi anni Sarzana in diversi ambiti è venuta meno al suo ruolo di raccordo con tutti gli altri comuni della Val di Magra, possiamo aspettarci un suo ritorno in “cabina di regia” per un’idea di territorio più unito e forte per mobilità, economia e cultura?
“Sarzana è la naturale cerniera tra Liguria e Toscana e il perno della Val di Magra, lo sarà sempre più nei prossimi anni”.

Da “esordiente” come ha vissuto in questi mesi le sedute di un consiglio comunale dai tempi molto dilatati e nei quali spesso le polemiche politiche mettono in secondo piano le questioni all’ordine del giorno?
“Ogni intervento merita attenzione e profondo rispetto, da qualsiasi parte lo si ascolti. Certo i tempi dilatati si prestano a una strumentalizzazione degli interventi e al rischio di annacquare il contenuto del dibattito, a scapito dei cittadini che vorrebbero vivere il Consiglio Comunale come la loro naturale casa”.

Nei giorni scorsi anche in sala consiliare si è discusso a lungo del Festival della Mente. Lei ha già detto la sua parlando di un futuro “più aperto e plurale” per la manifestazione, ma non c’è il rischio che questo scontro politico allontani il pubblico?
“No. Vede, il punto è proprio questo: noi non vogliamo più politica nel Festival della Mente, ma meno politica. Il Festival è una risorsa straordinaria per Sarzana e lo sarà sempre più: libero, plurale, forte. La cultura è libertà e il Festival sarà sempre più libero, senza alcun tipo di pressione partitica o dell’amministrazione”.

Proprio nel corso dell’ultima edizione del Festival il Teatro degli Impavidi ha riaperto le sue porte. Quando partirà la nuova stagione che ospiterà fra l’altro anche alcuni spettacoli di “Fuoriluogo”?
“L’Impavidi sarà la casa della cultura sarzanese. Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando per la prossima gestione, anche se il 2019 è già ricchissimo. Anche questo sarà un forte segno di discontinuità: basta affidamenti diretti, chi proporrà l’idea migliore per la cultura sarzanese la potrà realizzare nell’interesse di tutti!”.

Con la sua vittoria a Sarzana la coalizione di centrodestra guidata da Giovanni Toti ha chiuso il cerchio in Liguria conquistando le città più importanti. A livello nazionale che futuro può avere questo progetto politico?
“Un futuro importante. Giovanni Toti è un leader forte e lungimirante, e con orgoglio mi sento parte della sua squadra. La nostra sfida è proporre un buon modello di amministrazione in Liguria e nelle sue città, che possa essere esportato e replicato anche a livello nazionale”.

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