Sarzana - Val di Magra - Il consiglio comunale di Santo Stefano di Magra, convocato in via straordinaria su richiesta dei consiglieri di maggioranza Stelitano e Battistini, è tornato a dire unanimemente no al biodigestore di rifiuti organici a Saliceti dopo averlo già fatto a inizio estate. Ma il pronunciamento odierno arriva – cosa non da poco – con un Piano provinciale dei rifiuti già approvato e filato in Regione. Piano che mette nero su bianco, per il digestore, la location di Boscalino ma – visti i problemi di bonifica, spazi, strutture esistenti e viabilità del sito arcolano -, come ripetuto a più riprese oggi in consiglio, “si scrive Boscalino, si legge Saliceti”. Al dibattito, a tratti estenuante, ha preso parte anche il consigliere regionale Francesco Battistini, unico degli invitati politico istituzionali a rispondere presente (gli altri erano la senatrice Pucciarelli, l'assessore regionale Giampedrone, il consigliere regionale Michelucci e il sindaco di Vezzano Abruzzo).
L'ordine del giorno approvato unanimemente a fine seduta, cesellato congiuntamente dai capigruppo, ribadendo la necessità di chiudere il ciclo dei rifiuti e di continuare con la differenziata e rimarcando che l'impianto a Saliceti avrebbe un “pesante impatto territoriale” soprattutto su Santo Stefano – il cui territorio, si evidenzia nel testo, ha già dato a sufficienza -, va infine a esprimere “netta contrarietà alla eventuale collocazione dell'impianto del biodigestore in località Saliceti qualunque sia il tonnellaggio di rifiuti da smaltire”. Precisazione, quella sulla taglia, inserita su spinta del consigliere di centrodestra Ponzanelli. L'odg chiede altresì che il consiglio comunale di Vezzano si esprima sul digestore. Cosa che, dopo tanta attesa, dovrebbe accadere questo venerdì. L'ordine del giorno verrà consegnato a Comune di Vezzano, Provincia e Regione. E faranno rotta verso Genova anche le oltre 2.100 firme raccolte da santostefanesei e vezzanesi - animati dal coordinamento anti impianto - per dire no al digestore a Saliceti, protocollate nelle scorse ore e prese in carico da Palazzo civico. Nell'ordine del giorno non è stato incluso un impegno a reclutare un consulente legale per far compiere un salto di qualità alla battaglia politica: la maggioranza avrebbe voluto inserirlo, ma le opposizioni, trattandosi di un tema lanciato last minute, hanno chiesto di lasciarlo fuori. Ma la proposta c'è ed è destinata a concretizzarsi.
Nel corso del dibattito non sono mancate infine alcune suggestioni. In particolare – questa avanzata dal capogruppo di maggioranza Stelitano – l'allargamento dei confini santostefanesi fino a includere nel territorio comunale "secondo una geografia naturale" quella striscia vezzanese al di qua della Magra, per avere pieno controllo sull'area, che include anche la località Saliceti. Dal consigliere di maggioranza Angelo Zangani, invece, la proposta di valutare un sito terzo per l'impianto. Quale? L'area per le prove dei carrarmati a Sarzana, zona Santa Caterina.