“Negli altri comuni l’importo dei buoni spesa è più alto ma noi abbiamo usato maggior prudenza per raggiungere una platea maggiore. Quei fondi sono vincolati e destinati alla comunità, la misura potrà essere reiterata se ne avanzeranno”. Così l’assessore al bilancio del Comune di Sarzana Daniele Baroni nel corso dell’omonima commissione tenutasi questa mattina in video conferenza. La presidente di Commissione Casini ha infatti posto l’attenzione sia sull’importo esiguo dei buoni sia sui requisiti richiesti per accedere all’erogazione: “Rispetto a molti altri comuni della provincia – ha detto la consigliera di Italia Viva – Sarzana devolve 70 euro per un nucleo familiare fino a due persone mentre altrove la cifra è molto superiore. Inoltre non viene richiesta alcuna certificazione Isee e viene dato il buono indistintamente a chi ne fa richiesta, altre amministrazioni chiedono anche l’attuale disponibilità sui conti correnti. Non è giusto che chiunque possa aver accesso a un sostegno che dovrebbe essere invece riservato a chi ne ha veramente bisogno”.
Mentre il dirigente Caso ha spiegato come “gli importi sono stati definiti con gli assistenti sociali in analogia con gli importi dei buoni spesa solitamente spendibili all’Emporio Solidale”, l’assessore Baroni ha replicato: “Non ce lo vedo uno che ha ventimila euro sul conto corrente che viene a prendere il buono spesa, inoltre chi farà il furbetto presentando un’autocertificazione falsa ne dovrà rispondere penalmente. Credo sia più importante raggiungere la maggior parte della platea di chi ne ha bisogno, se un 5% sarà di furbetti avremo il modo di accertarlo, in questa fase non ci sarebbero state le condizioni per approfondire anche i conti correnti. I 70 euro sono pochi ma se ci sarà un residuo disponibilità li ridaremo. È meglio essere prudenti ed accontentare più persone”.
“La questione mi sta a cuore – ha affermato sempre per la maggioranza Luca Ponzanelli – non può passare il messaggio che Sarzana dà di meno rispetto agli altri comuni, dirlo è una baggianata. Il Comune distribuisce i 118 mila euro che ha anticipato”.
In apertura l’assessore Baroni ha inoltre comunicato come siano già stati versati seimila euro sul conto solidale aperto dal Comune per Protezione civile e San Bartolomeo. Piccola parentesi polemica infine in merito alla distribuzione delle prime sedicimila mascherine arrivate grazie alla comunità cinese cittadina ringraziata pubblicamente da Casini. “Visto i danni che ci hanno fatto speriamo facciano qualcosa di più” ha osservato Baroni, subito ripreso da Mione e Giorgi: “Cerchiamo di non essere ridicoli, se apriamo battaglie di razze non abbiamo capito cos’è il Coronavirus”.