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Conti sarzanesi

Approvato rendiconto di bilancio ma per l’opposizione è "non rivoluzione"

Sindaco Ponzanelli: "Indebitamento ridotto, faremo ancora di più". Minoranza: "Revisori segnalano criticità ma non potete più dare la colpa a quelli di prima".

Consiglio comunale Sarzana 30 giugno 2020

Il consiglio comunale di Sarzana ha approvato in serata con i voti della maggioranza il rendiconto della gestione 2019 del Comune illustrato in apertura dall’assessore al bilancio Baroni. “Il parere dei revisori dei conti – ha sottolineato – certifica che l’ente non è in dissesto e non ha attivato piani di riequilibrio pluriennale, e queste sono buone notizie. Al 31 dicembre 2019 non è invece migliorato il risultato dell’Amministrazione rispetto all’anno precedente. Al momento attuale siamo sufficientemente tranquilli”.

L’assessore ha quindi spiegato come il disavanzo annuale sia arrivato a quota 5,4 milioni a causa della sentenza di gennaio della Corte Costituzionale che ha ritenuto inammissibile l’anticipo di liquidità effettuato nel 2015 per finanziare il fondo crediti con un milione e 725mila euro. “Aver ridotto in due anni l’indebitamento del Comune di due milioni di euro – ha osservato – è un elemento di favore. Siamo partiti da 29 milioni e oggi siamo intorno ai 27, non è una cosa di poco conto”. La discussione ha fatto emergere anche il tema della riscossione dei tributi – evidenziato anche dai revisori dei conti nella loro relazione – con l’opposizione che ha espresso perplessità sull’operato della giunta giudicata al suo primo vero consuntivo dopo che quello precedente era a metà con la precedente amministrazione. “Non c’è nulla di cui esultare – ha detto Giorgi (M5S) – sull’esternalizzazione dei tributi non vi siete ancora organizzati. Al bilancio non mancano risorse ma la capacità di riscuotere e decidere. La pressione fiscale rimane elevata e non viene rispettata la norma sul controllo analogo quando la partecipata Call non ha neppure presentato bilancio 2018. Siete inadempienti su tante cose, date sempre la colpa alle precedenti amministrazioni ma fra quei revisori dei conti c’era anche il vostro assessore Italiani. Anche su conferimento degli incarichi agli avvocati esterni avevamo approvato mozione ma l’albo non è mai stato fatto”.

“Non c’è nulla di cui compiacersi – ha proseguito Lorenzini (Pd) – i revisori segnalano le stesse criticità da inizio legislatura e ora non potete nemmeno più dare la colpa a quelli di prima. L’area legale resta una delle più attenzionate mentre sulla riscossione delle entrate si è speso troppo tempo prima di arrivare alla decisione di affidare il servizio anche se per fortuna Comune di affiderà a soggetto strutturato. Per lungo tempo sono mancate anche le posizioni apicali”. “Se i bilanci degli ultimi dieci anni sono stati spesso uguali – ha affermato Mione (Sarzana per Sarzana) – qui il dato di fatto è il peggioramento del rendiconto. Sui conti non c’è grande differenza con le precedenti giunte, ma il vero rendiconto parla di una città non curata, di una spartizione degli incarichi in maggioranza e di un desiderio di trasparenza svanito nel nulla. Mi raccontano di soggetti che hanno l’eslusciva nei rapporti con l’ufficio tecnico e gli inarichi agli ingegneri sono sempre gli stessi”. “Siamo passati dalla rivoluzione francese all’involuzione sarzanese – ha sottolineato Castagna (Pd) – i revisori segnalano parecchie criticità, la città ha fatto passi indietro e non in avanti. Su Marinella e le spiagge libere discutiamo da un mese e mezzo ma non c’è stato nessun intervento decisivo e la situazione oggi è difficile, è impossibile che l’amministrazione non sapesse nulla”.
Infine Raschi (Italia Viva): “Al di là di quanto dichiaravate in un comunicato del 2019, questo è il rendiconto della ‘non riviluzione’. Sulla sicurezza e il commercio la situazione è chiara non si è fatto più di tanto, le strade sono in condizioni pessime, il piano della viabilità si è fermato alla rotonda di piazza San Giorgio mentre quella di via Pecorina non era stata votata da questa maggioranza. Su disavanzo revisori indicano infine “andamento critico” per la riscossione, quell’aumento non è dipeso solo da sentenza”.

Sul fronte opposto Pizzuto (Sarzana Popolare) ha parlato invece di un rendiconto che “evidenzia un cambio di rotta rispetto agli anni passati, inteso come nuovo approccio più rigoroso e attento ai conti e soprattutto ai residui attivi e passivi. I dati sono veritieri e trasparenti e non è stato fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria. È significativo l’aumento di quote destinate a sociale e sicurezza”. “Non potevamo cancellare il debito preesistente – ha proseguito Rampi (FdI) – nella scorsa legilsatura si succedevano anticipazioni di liquidità, il centrosinistra si era fatto un ‘tesoretto’ di redisui attivi inesigibili per mantenere equilibrio contabile, sono successe cose inenarrabili. Su esternalizzazione ci sarà da mantenere una cabina di regia. Non abbiamo intenzione di dormire sulle criticità ma di assicurare corretta amministrazione anche se dopo la pandemia non sarà facile avviare riscossione coattiva”.
“Questa amministrazione lascerà un bilancio più sano di quello ricevuto – ha affermato Luca Ponzanelli (Cambiamo) – sarà fortunato chi arriverà dopo. Il bilancio offre risposte precise e indicatori positivi, sulla riscossione si è dovuto prendere atto che in precedenza la scelta era stata sbagliata”.
Infine il sindaco Cristina Ponzanelli: “Ci siamo insediati con indebitamento complessivo di 29 milioni e oggi è sceso già a 27. Strozzati da un bilancio drammatico abbiamo fatto tanto e vogliamo fare ancora di più: in un anno abbiamo aperto e chiuso cantiere del Parmignola mentre l’iter amministrativo del ponte sul Calcandola procede nei tempi sperati nonostante la pandemia, in due anni apriremo il cantiere. Quello della piscina invece aprirà fra qualche mese”.

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