Sarzana - Val di Magra - “Dinanzi alle critiche delle opposizioni e di significativi settori dell'opinione pubblica per il dubbio ancoraggio ai principi della democrazia antifascista di alcuni esponenti di rilievo della maggioranza di destra che governa Sarzana, gli Amministratori cittadini hanno adottato il vezzo di sporgere querele azzardate”, afferma in una nota il Partito democratico di Sarzana, rammentando ad esempio da querelle che vide da un lato la prima cittadina, Cristina Ponzanelli, dall'altra un gruppo di colleghi avvocati, vicenda finita con una archiviazione. I Dem nella nota parlano altresì di una “soggezione della sindaca” rispetto alla parte più a destra della maggioranza, parlando di “due esempi illuminanti: la totale sordità rispetto alla sollecitazione del Pd ad organizzare per tempo - per il centenario dei fatti del 21uglio - un ciclo di iniziative di vario genere che celebri adeguatamente tale sentita ricorrenza cittadina. E poi la assoluta inerzia, in contrasto con la posizione anche di molti sindaci di centrodestra, rispetto alla richiesta di fornire supporto alla raccolta di firme in calce alla proposta di legge che aggrava le sanzioni per l'apologia del Fascismo”.
“La propensione alla querela facile ed avventata dei vertici istituzionali sarzanesi, si diceva – continuano dal Pd sarzanese -. Ebbene, oggi si apprende che la magistratura ha seccamente archiviato (si veda QUI, ndr) anche la querela per diffamazione proposta dal presidente della Commissione Territorio del Comune di Sarzana, Luca Spilamberti, nei confronti dell'ex assessore Dem Massimo Baudone, che era difeso dall'attuale capogruppo Pd, l'avvocato Daniele Castagna. Baudone era reo - secondo il presidente Spilamberti (all'epoca leghista, oggi totiano) - di averne censurato le posizioni sul (triste) destino da riservare - secondo quest'ultimo - ai circoli Arci, e di averlo fatto con richiami figurati agli anni più bui del Novecento. Anche in questo caso, archiviazione secca”.