Sarzana - Val di Magra - “Fra il 2010 e il 2018 sono stati selezionati percorsi di attivazione e inclusione sociale (borse lavoro) nei confronti di soggetti che vantavano un Isee incomprensibilmente superiore rispetto ai bisogni emersi nella media dei richiedenti e fotografati dal bando proposto per la prima volta da questa amministrazione nel 2018”. E' quanto scrive l'assessore sarzanese alle politiche del lavoro Stefano Torri nella risposta all'interpellanza presentata dal consigliere comunale di Cambiamo Luca Spilamberti dopo che nelle scorse settimane la concessione delle borse e il relativo bando erano stati al centro di una polemica fra maggioranza e opposizione.
“In particolare – scrive ancora Torri – sono risultate domande, promosse da precedenti titolari di borse lavoro, con Isee invidiabili e non solo superiori alla soglia dei 7.500 euro indicati dal bando (soglia comunemente utilizzata quale discrimine per percorsi di questo genere) ma addirittura di oltre 40.000 euro di Isee”.
“Il percorso di attivazione ed inclusione sociale – conclude Torri – dall'insediamento di questa amministrazione, ha superato difatti la sua funzione naturale di ammortizzatore sociale, sempre nel rispetto delle pari opportunità per tutti, perdendo quella di redistribuzione del lavoro da parte dell'ente pubblico proposta in alcuni casi addirittura con reiterate proroghe durate anche anni”. Nelle scorse settimane un analogo accesso agli atti era stato fatto anche dalla capogruppo della Lega Innocenti.