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Il tema parco tiene banco

"Altro che cancellazione, serve un parco nazionale"

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“Lo scorso 25 giugno abbiamo evitato, in consiglio regionale, la bocciatura della mozione presentata dal 5 Stelle per l’istituzione di un parco interregionale ligure-toscano che comprenda gli attuali confini di Montemarcello-Magra-Vara.
Abbiamo suggerito all’Assessore Mai di trasferire la pratica in Commissione per approfondire alcuni nodi critici. Primo tra tutti il fatto che, ad oggi, la Regione Toscana non abbia istituito alcuna area protetta nel tratto di Magra che scorre sul proprio territorio. Anche la gestione porta con se numerose incognite da chiarire: finanziamenti, progettazioni, competenze e decisioni sono solo alcuni degli argomenti sul tavolo”. Così Francesco Battistini, consigliere d’opposizione per Rete a Sinistra-Liberamente Liguria: “Il punto vero, in tutto ciò, è che la direzione corretta non può essere quella di giocare di rimessa mettendo assieme due parchi di due regioni limitrofe, che peraltro una di esse non ha ancora”.

Continua Battistini: “Bisogna mirare ad una soluzione ottimale per un territorio che ha delle problematiche ambientali importanti da risolvere, come le 43 discariche da mettere in sicurezza e bonificare, ma che vede due bacini idrografici, quello del Vara e quello del Magra, di assoluto pregio. La proposta che porteremo in Commissione è quella sostenuta da Legambiente e che la deputata di LeU, Rossella Muroni, ha depositato alla Camera: l’istituzione di un Parco nazionale.
A nostro avviso è in questa direzione che si deve andare correggendo però anche il percorso che sta per essere definito a Roma. Non è possibile, infatti, parlare soltanto di un’area protetta che riguardi il Fiume Magra. È fondamentale includere in quello che ci auguriamo possa diventare un patrimonio naturale nazionale l’unico fiume della Liguria: il Vara. Il Parco Nazionale del Magra, e aggiungiamo noi, del Vara come dichiara la stessa Muroni “aiuterà a realizzare politiche unitarie e coerenti di tutela della biodiversità, gestione ambientale e difesa del suolo”. Questo avendo a disposizione ingenti risorse economiche da trasferire sul nostro territorio, visto che si parla di 1,5 milioni di euro dall’esercizio 2021, e una capacità di progettazione comunitaria davvero efficace”.

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