Sarzana - Val di Magra - Diceva Agatha Christie che un indizio è un indizio, due indizi possono essere una combinazione ma tre indizi sono una prova.
Primo indizio.
Due settimane fa il Partito Democratico ha chiesto alla sindaca e all'amministrazione sarzanesi di avviare tempestivamente la progettazione, in forma partecipata, di un solenne ciclo di iniziative per commemorare adeguatamente il centenario dei fatti del 21 luglio 1921, che costituiscono da sempre motivo di orgoglio per la Città che è riconosciuta e ammirata nel Paese anche grazie alla memoria di quei fatti.
Da sindaca e amministrazione nessuna risposta, solo un imbarazzato silenzio.
Secondo indizio.
Lo scorso 27 gennaio, Giorno della Memoria, a portare una corona di fiori presso la targa della strada cittadina che ricorda la Shoah c'è andata la sindaca, alla chetichella. Ma la sindaca rappresenta l' amministrazione che governa la Città, non il Consiglio Comunale, ovvero l'organo collegiale titolare del potere autonomo di autogoverno della comunità nelle materie assegnate. Il Consiglio Comunale è rappresentato dal suo presidente, Rampi, che però in via 27 gennaio non si è visto...
Terzo indizio.
Diversi giorni fa il Partito Democratico ha chiesto al sindaco e all'amministrazione di attivarsi - come stanno facendo in tutta Italia centinaia di Comuni di centrosinistra come di centrodestra (da noi Monterosso, Castelnuovo e perfino Spezia) - per patrocinare ufficialmente, favorendo ed incentivando la raccolta delle firme, la proposta di legge popolare che aggrava le pene a carico di chi espone, pubblica ed esalta i simboli del Fascismo.
Anche in questo caso da sindaca e amministrazione un silenzio assordante...
A questo punto - direbbe Agatha Christie - abbiamo la prova di chi porta davvero i pantaloni nella maggioranza di destra sarzanese e che si tratta di pantaloni 'alla zuava'...
Paolo Bufano, esponente Pd Sarzana