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Cinquecento volontari, l’energia del Festival della mente

Ponzanelli: "Il futuro appartiene a chi ha il coraggio, la volontà e la forza di costruirlo". Ceroni: "Testimonianza della capacità del Festival di coinvolgere ed appassionare i giovani contribuendo alla loro crescita personale e culturale".

Claudia Ceroni, Benedetta Marietti e Cristina Ponzanelli con i volontari del Festival della mente 2019

Sono 500 in totale i volontari che hanno aderito all’edizione 2019 del Festival della Mente, in maggioranza studenti tra i 16 e i 19 anni provenienti dalle scuole secondarie superiori delle province di La Spezia e Massa Carrara e della Lunigiana, e universitari degli atenei di Pisa, Padova, Parma, Genova, Firenze, Bologna, Milano.

Questa mattina, come ogni anno, i giovani volontari hanno affollato il cinema Moderno di Sarzana per partecipare alla riunione plenaria prima dell’inizio del festival, ricevendo la maglietta e il badge che li identificheranno durante i tre giorni dell’evento, tra il 30 agosto e il 1° settembre.

Anche quest’anno il festival ha avviato un percorso di Alternanza Scuola Lavoro che ha avuto inizio nel mese di giugno. Un “viaggio” dietro le quinte di un grande evento culturale, mirato ad approfondirne diversi aspetti e a fornire esperienze sul campo: dall’accoglienza alla logistica, dalle relazioni con il pubblico alla fotografia, dall’ufficio stampa ai social network.

Nei giorni della manifestazione si terrà – per il terzo anno consecutivo – il “progetto speciale” dedicato agli studenti coinvolti nelle attività di Alternanza Scuola Lavoro del Festival della Mente: IngrandiMENTI, a cura della scrittrice Francesca Scotti e del fotografo Iacopo Grassi, vedrà i ragazzi cimentarsi nella realizzazione di video-interviste ai relatori ospiti della manifestazione che saranno poi pubblicate sul sito del festival.

Non si potrebbe immaginare il Festival della Mente senza i suoi volontari. Questa esuberante partecipazione evidenzia un radicamento della manifestazione sul territorio, un tassello importante su cui si basano lo sviluppo e la diffusione – anche extraterritoriale – del festival. Ogni anno, i volontari con impegno e disponibilità ricoprono tanti ruoli: dal gruppo “Foto/Instagram” a quello “Twitter” e “Problem solving”; dal punto informazioni e sala stampa alla presentazione degli eventi; dal sostegno ai laboratori per bambini al coordinamento degli appuntamenti parallelaMente e creativaMente kids.
I volontari, anima del festival, vivacizzano la città con il loro entusiasmo e la loro voglia di fare, decretandone così il successo.
La manifestazione, per ciascuno di loro, rappresenta un’occasione unica di incontro e condivisione e negli anni è riuscita a creare intorno a sé una vera e propria “famiglia del festival”, composta dal pubblico, dagli ospiti e dai volontari, alcuni dei quali infatti partecipano alla manifestazione sin dalle prime edizioni.

Gli studenti sono affiancati da un centinaio di volontari adulti: insegnanti degli istituti superiori; iscritti ad associazioni e realtà di volontariato attive nel territorio, dell’Arci Val di Magra, della Protezione Civile, della Pubblica assistenza e del CAI.

Sul palco, a ringraziare tutti calorosamente per l’attività preziosa che si apprestano a svolgere, imprescindibile per il festival e per il suo pubblico, il sindaco Cristina Ponzanelli, la presidente di Fondazione Carispezia Claudia Ceroni e la direttrice del Festival Benedetta Marietti.

“Il futuro appartiene a chi ha il coraggio, la volontà e la forza di costruirlo: i volontari non sono solo la parte più bella del Festival, ma la sua stessa energia e il tema di quest’anno, il futuro, è dedicato a loro. Ogni giovane – afferma il sindaco Cristina Ponzanelli – ha un talento da scoprire: una solida istruzione e la maturazione di coscienza critica sono gli strumenti indispensabili per farlo e permettere a noi, come paese e comunità, di saper raccogliere le sfide che ci riserva il futuro. Il Festival della Mente nasce anche per questo, favorendo il confronto tra idee diverse e il libero pensiero: grazie anche ai volontari, al loro tempo e alla loro straordinaria volontà che permette a Sarzana di essere la casa di questa meravigliosa opportunità”.

“Uno degli scopi principali del festival è quello di coinvolgere, stimolare e investire nelle nuove generazioni, trasmettendo loro l’importanza di fare e condividere cultura. I volontari – dichiara la Presidente di Fondazione Carispezia Claudia Ceroni – svolgono un ruolo fondamentale per la manifestazione, contribuendo alla sua realizzazione e creando quel clima di entusiasmo e vitalità che contraddistingue i tre giorni del festival. Un impegno prezioso donato non solo dai tantissimi studenti delle scuole del territorio e dagli universitari degli atenei delle città limitrofe, ma anche dagli adulti, tra cui insegnanti e membri delle associazioni locali: una testimonianza della capacità del Festival della Mente di coinvolgere ed appassionare i giovani e non solo, contribuendo alla loro crescita personale e culturale”.

“Come tutti gli anni, i numerosi ragazzi volontari che partecipano con impegno e passione al Festival della Mente svolgono un ruolo imprescindibile: sono parte attiva nell’organizzazione del festival e accolgono relatori e pubblico con entusiasmo e calore. Il mio augurio – conclude la direttrice Benedetta Marietti – è che con la consueta allegria e leggerezza possano condividere l’emozione della conoscenza e l’importanza e la bellezza della cultura per costruire un futuro più umano e più giusto”.

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