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Il 18 aprile

A Sarzana in scena Moby Dick con Saurino nel bicentenario della nascita di Melville

All'Impavidi in scena Moby Dick con Saurino nel bicentenario della nascita di Melville

La stagione di prosa del Teatro Impavidi organizzata da Associazione culturale gli Scarti, in collaborazione con il Comune di Sarzana, si chiude giovedì 18 aprile con un appuntamento imperdibile dedicato a Moby Dick e al bicentenario della nascita del suo autore Melville.
A portare in scena questa nuova versione teatrale del celebre romanzo, saranno Gianmarco Saurino (noto al grande pubblico per le sue interpretazioni in fiction di successo come “Che dio ci aiuti” e “Non dirlo al mio capo”) e Stefano Sabelli (attore di teatro di lungo corso, che ha lavorato con alcuni tra i più grandi registi italiani da Orazio Costa, Patroni Griffi, De Simone etc etc), con musiche dal vivo di Giuseppe Spedino Moffa, per la regia di Davide Sacco.
Lo spettacolo “Moby Dick, la bestia dentro”, andrà in scena alle 21, e sono ancora disponibili biglietti: è prevista anche la possibilità per un numero limitato di spettatori di poter assistere allo spettacolo direttamente sul palco, a stretto contatto con gli attori in scena.
Lo stesso giorno alle 20 sarà inaugurata l’esposizione nel Ridotto del Teatro dal titolo “Melville, Moby Dick – una caccia lunga 8.000 anni”: un’installazione a cura di Roberto Arata in collaborazione con Carla Isetta che sviluppa tre tematiche: il bicentenario della nascita di Herman Melville, il suo romanzo “Moby Dick” con alcune tavole illustrative, e il tema della sopravvivenza della specie dei cetacei, oggetto di uno dei più grandi massacri da parte dell’uomo: ambiente, arte, letteratura e teatro si uniscono in un allestimento sorprendente che riproduce un grande scafo di una nave ricostruito nella sala del Ridotto del Teatro degli Impavidi(in collaborazione con l’area tecnica dell’Ass Culturale Gli Scarti). L’esposizione è a entrata libera e rimarrà visitabile al pubblico per due settimane in orario di apertura della biglietteria del teatro e in occasione degli spettacoli in programma.

“Chiamatemi Achab. Chiamatemi Ismaele. Chiamatemi Nessuno!” Si apre e chiude navigando i mari dell’anima e dell’inconscio questa riscrittura dell’opera di Melville. Come pure, i grandi monologhi di Shakespeare, Moliere, Artaud – ripercorsi da Achab – che ne compongono le onde. In un mare che si fa oceano di conoscenza, il Capitano del Pequod si trasforma nei protagonisti del Teatro e della Letteratura d’ogni tempo, solcando i flutti e sfidando tutto e tutti per sete di sapere. Figlio naturale della cultura occidentale, Achab nella Balena bianca vede i limiti dell’uomo e si getta nel suo iperbolico insegui mento con l’unica fiocina per lui possibile: l’ostinazione al Sogno come sfida al Sonno della Ragione. “L’uomo non è mai padrone del suo destino se non insegue un sogno e se non ha l’ostinazione per realizzarlo, quel sogno!” Ad accompagnarlo su questi mari, Ismaele. Giovane, forte, bello, ancora inesperto ma non ingenuo. Del suo Capitano, Ismaele ammira il saper stare sull’onda, con ogni vento e tempo, nella sfida infinita a Natura, Fato, Divino. Riconosce e trova in Achab Re del dolore la tenacia e la capacità d’improvvisare, per andare oltre i suoi limiti. Un maestro, se non piuttosto un padre, che ritrova – troppo tardi, forse – il figlio abbandonato, anche lui ora disposto a sfidare il proprio mostro, dentro il mare del sé. La scenografia evoca la tolda di una baleniera, con alberi e vele, in rotta su un oceano di libri. Il pubblico, accomodato a ridosso della nave e degli attori, è inglobato nell’azione scenica. Un mare fluttuante, chiamato in scena pure come equipaggio del Pequod. Le musiche, dal vivo eseguono una suite mediterranea che da voce al terzo inter prete, sempre evocato, di questo allestimento: la Balena bianca. L’uso di loop machine e strumenti della tradizione popolare miscela note e suoni dell’anima, prologo all’urlo finale, straziante e lancinante, della zampogna. Quando emerge, abbagliante e bianca, dai flutti dell’anima di Achab: Moby Dick, la Bestia dentro

CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE
al numero 3464026006 o a teatroimpavidi@associazionescarti.it

BIGLIETTI
acquistabili solo direttamente alla biglietteria del Teatro Impavidi
Posti sul palco: intero: 27€ / studenti: 15€
*1° classe (platea e prima fila dei palchi centrali)
intero: 27€ – ridotto over65 e CRAL: 25€ – studenti: 20€
*2° classe (seconda fila palchetti centrali e prima fila palchetti laterali)
intero: 24€ – ridotto over65 e CRAL: 22 – studenti: 18€
*3° classe (seconde file palchetti laterali e prime file palchetti laterali lato palco)
intero: 20€ – ridotto over65 e cral: 18€ – studenti:14€
*4° classe (palchetti laterali lato palco)
intero: 16€ – ridotto over65 e cral: 15€ – studenti:10€
* 5° classe (posti a visibilità parziale)
intero: 8€ – studenti 6€

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