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Sull'a12

Tenta lo speronamento e poi abbatte un cantiere

Inseguimento in autostrada a Sarzana da parte della Polizia Stradale, in manette un 37enne residente nel campo rom di Cascina. In cinque riescono a fuggire.

Polstrada

L’occhio di un cittadino in gamba, la prontezza e la tenacia degli agenti della Polizia Stradale di Brugnato. Così finisce in manette un rom 37enne originario di Sassuolo ma in trasferta dal campo nomadi di Cascina (provincia di Pisa) dove risiede. Arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato dopo un inseguimento in autostrada la scorsa notte, sarà processato in settimana.

L’episodio inizia alle 2.15 circa quando gli agenti sono fermi in una piazzola di sosta sull’A12 all’altezza di Sarzana dove era stato ritrovato poco prima un camion rubato ad Arcola. La segnalazione del trattore più rimorchio era arrivata da un cittadino che aveva annotato anche la targa di un camper che presumeva fosse legata all’abbandono del mezzo pesante. Proprio mentre controllavano il tir, i poliziotti notavano quel camper sfrecciare accanto a loro.

Seguivano minuti concitati. Fermato il caravan, dapprima il conducente fingeva di accostare per poi cercare di speronare la volante e guadagnare qualche secondo per tentare la fuga. Alcuni chilometri di inseguimento con la polizia alle calcagna e un nuovo stop: questa volta dal camper scendevano quattro figure incappucciate che scappavano nelle campagne scavalcando il guard rail.

Il camper ripartiva a quel punto a tutta velocità abbattendo infine la rete metallica del cantiere del sovrappasso per l’area archeologica di Luni e impantanandosi nella sabbia.
Da dentro sbucavano in due, il passeggero riusciva a scappare mentre il conducente veniva raggiunto dagli agenti che lo bloccavano non senza difficoltà visto il dimenarsi e i colpi che il 37enne provava ad assestare con pugni e gomitate. L’arresto è costato un referto di 7 giorni per gli agenti, curati presso il pronto soccorso.

Il camion conteneva ricambi per autovetture, che l’arrestato ha riferito di aver condotto da Pisa alla Spezia e viceversa. Contattato dalle cinque persone che erano con lui, avrebbe dovuto guidare il tir senza sapere cosa contenesse il mezzo e recuperando i cinque in due momenti diversi tra le stazioni di sosta di Melara e di Magra Ovest. Questa la sua versione che sarà vagliata dai magistrati.

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