Sarzana - Val di Magra - Colpo di portata nazionale della compagnia di Sarzana della Guardia di Finanza. Da un controllo in uno spaccio della Val di Magra, gestito da un cittadino cinese, è scaturita un'indagine che ha coinvolto tutta Italia e portato a 43 denunce e il sequestro di merce contraffatta per un valore stimato di 443mila euro. Commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione le accuse rivolte a produttori di abbigliamento falso e commercianti che vendevano questa merce praticamente in tutta la penisola: Roma, Milano, Bologna, Napoli, Torino, Firenze, Padova, e Piacenza sono solo alcune.
L'operazione, che ha coinvolto numerosi reparti delle Fiamme Gialle sotto il coordinamento dei colleghi sarzanesi, ha i suoi presupposti in una perquisizione avvenuta a Sarzana nel 2019. Nel negozio erano in vendita centinaia di calze marchiate “Supreme”, brand noto per la qualità dei tessuti e molto apprezzato dai più giovani. Ad un attento esame, quelle esposte nell'esercizio commerciale di Sarzana si erano rilevate però di mediocre fattura e caratterizzate da imprecisioni nella rappresentazione del marchio.
Il primo passo è stato individuare il fornitore della merce, un ingrosso cinese ubicato nel distretto commerciale di Lacchiarella, in provincia di Milano, ed una serie di negozi in diverse città del nord Italia: Bergamo, Genova, Sant’Ilario d’Enza ed Acqui Terme. Un primo sequestro di 13.614 paia di calze contraffatte. Dall’analisi della documentazione contabile ed extracontabile, i finanzieri sono riusciti a risalire alla fabbrica, in provincia di Lecce, dove veniva prodotto l’abbigliamento, e ad intervenire anche presso altri 43 esercizi commerciali in tutta Italia. Il blitz ha stroncato dunque il traffico portando a sequestrare altre 63.295 paia di calze "taroccate". Il produttore della merce aveva conseguito, secondo gli inquirenti, un illecito profitto di circa 200mila euro.