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Squadra mobile

Cocaina nella sede del moto club, due arresti e un indagato

La Polizia procede per detenzione di sostanze stupefacenti. Sequestrati 172mila euro in contanti ritenuta provento di spaccio anche perché il presunto responsabile riceveva il reddito di cittadinanza.

I soldi sequestrati

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura della Spezia e del Commissariato Polizia di Stato di Sarzana, nel corso di uno specifico servizio finalizato alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefaenti in provincia, hanno fatto irruzione nella serata di ieri all’interno della sede di un motoclub della Val di Magra. Durante le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica dottor Antonio Patrono, gli investigatori avevano intuito essere imminente la consegna di un discreto quantitativo di cocaina all’interno del club motociclistico. A seguito di un mirato servizio di pedinamento ed osservazione, gli agenti constatavano che un italiano di 58 anni, già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari, stava per entrare all’interno del circolo dove, verosimilmente, avrebbe
perfezionato la consegna della droga.

Una volta fatta irruzione gli operanti constatavano che l’uomo aveva appena consegnato lo stupefacente ad un altro cittadino italiano, di 44 anni che veniva trovato in possesso di circa 50 grammi lordi di cocaina, in parte detenuti in tasca e, in parte, ancora sul tavolo dove veniva rinvenuto anche un bilancino di precisione, versomilmente appena utilizzato per confezionare delle singole dosi da destinare allo spaccio. Stante la flagranza del reato entrambi gli uomini venivano tratti in arresto. Durante la perquisizione veniva identificato un altro membro del citato club, trovato in possesso di quattro dosi di analoga droga sequestrata, verosimilmente ritenuta appartenere alla medesima partita di stupefacente appena consegnata. L’uomo veniva, pertanto, denunciato a piede libero.

A seguito di una perquisizione eseguita nell’abitazione di chi aveva fatto la consegna, sita nel medesimo comune veniva sequestrata la somma di oltre 172.000 euro in contanti, ritenuta provento di spaccio, considerate anche le ridotte capacità reddituali dell’uomo, peraltro già beneficiario di redditto di cittadinanza. In particolare, nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti operanti rinvenivano all’interno dei mobili della cucina diverse banconote arrotolate normalmente utilizzate per l’assunzione della cocaina. Una di queste banconote insospettiva gli investigatori della Mobile poichè si trovava all’interno del forno evidentemente non funzionante. Smontato l’elettrodomestico veniva rinvenuta una prima cassetta di sicurezza contenente parte del denaro sequestrato. Altre analoghe cassette venivano invece rinvenute sotto tre basi della cucina accessibili rimuovendo i relativi zoccoletti. Ad ulteriore dimostrazione dell’abituale e redditizia attività di spaccio svolta dall’uomo, oltre al rinvenimento dell’ingente somma di denaro contante, veniva altresì rinvenuto una sorta di “libro mastro” riportante la contabilità dell’attività illecita di spaccio su cui sono già stati avviati gli approfondimenti del caso. Gli arrestati, al termine della stesura degli atti, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Villa Andreino a disposizione della locale autorità giudiziaria.

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