Sarzana - Val di Magra - A pochi giorni dalla ricorrenza del 29 Novembre si è spento martedì Adriano Bologna detto “Frustina”, classe 1927 e uno degli ultimi partigiani della Brigata Garibaldi “Ugo Muccini”.
“Fu arrestato, durante una operazione partigiana, davanti al cimitero di Sarzana e trasferito al famigerato XXI a Spezia,il terribile carcere fascista - ricorda l'ex senatore e sindaco Massimo Caleo - sottoposto alle “cure” del torturatore fascista Aurelio Gallo. Condannato a morte, scampo’ alla fucilazione e fu trasferito prima a Marassi e poi nel campo di concentramento di Bolzano. Rimase in carcere per un anno e mezzo e solo il bombardamento della linea ferroviaria scongiurò il suo trasferimento in un campo di sterminio in Germania. Come molti e tra mille peripezie, ritorno’ a casa a piedi. Dopo la guerra lavoro’ come operaio in Comune a Sarzana”.
“In quel periodo – ricorda ancora Caleo - il comune aveva più di venticinque operai e molti di essi, tra cui Adriano, si dedicarono all’estensione dell’acquedotto nei quartieri periferici facendosi sempre ben volere. Frustina amava raccontare gli episodi più significativi della sua vita. E l’occasione capitava spesso il 29 novembre, giornata del pranzo sulle nostre colline, per ricordare il drammatico rastrellamento, da parte delle truppe Nazi-Fasciste. Io ero il più giovane di una tavolata formata da amici e compagni e ci trovavamo dalla Elide,a Gignago. Alla fine della“impegnativa” giornata arrivava il momento di Adriano che magistralmente romanzava il suo arresto e tutte le vicende connesse. E ogni anno ne aggiungeva un pezzo. Fantastiche giornate di memoria ma anche di comunità e fraternità.Caro Frustina ci mancherai, e mancherai a tua moglie Franca e ai tuoi figli Enrico e Stefano. Mi raccomando, da lassù continua a raccontare la tua storia”.