Sarzana - Val di Magra - L’Ente Parco Montemarcello Magra Vara ha avviato, come noto, la ricollocazione delle attività a rilevante impatto ambientale, attese peraltro da decenni, riconducibili ai frantoi d’inerti ed alle darsene situate a monte della linea di navigabilità. In conseguenza di ciò, si libereranno molte aree da “ri-naturalizzare”, sia tramite interventi di copertura vegetale delle sponde, ad obiettivo la ricostruzione della trama dei collegamenti biologici tra fiume ed aree golenali, sia tramite la forestazione con alberi e arbusti delle zone immediatamente a ridosso delle sponde, fino a totale riforestazione delle aree demaniali. "A quest’ultimo riguardo, per non gravare sulle finanze pubbliche, abbiamo chiesto ed ottenuto di entrare a far parte del progetto nazionale “Mosaico verde” promosso da Legambiente con il Ministero
dell’ambiente ed attuato da Azzeroc02, società senza scopo di lucro interamente partecipata da Legambiente - scrive il commissario straordinario Pietro Tedeschi in una lettera indirizzata al presidente regionale Giovanni Toti -. Ci è parsa, questa, la miglior forma di partnership pubblico-privata a cui il Parco potesse aspirare dal momento che non comporta alcun compromesso: “Mosaico verde” non fa altro che raccogliere fondi da grandi gruppi industriali italiani per destinarli alla riforestazione di aree messe a disposizione di Enti pubblici, senza contropartite per i donatori se non un vantaggio reputazionale, nel quadro del bilancio sociale d’impresa".
Nello studio, redatto da Azzeroc02, che prefigura l’intervento di restauro vegetazionale di tre aree specifiche situate sulla sponda destra del Magra, che può osservare nelle cartografie allegate (una nel Comune di Lerici, le altre due nel Comune di Ameglia) è prevista anche una pista ciclabile che ha tre scopi molto importanti: garantire l’accesso e la fruizione sociale delle aree rinaturalizzate; facilitare la manutenzione degli interventi vegetazionali effettuati, che sarà garantita dalla stessa Azzeroco2, a spese delle imprese finanziatrici, per tre anni; ed infine, soprattutto, collegare Arcola a Bocca di Magra, in alternativa all’attuale strada provinciale, sgravando quest’ultima dal traffico delle biciclette, intenso e pericoloso, in particolare nei giorni festivi. "Converrà con noi - prosegue la missiva che porta le firme dei sindaci di Ameglia Andrea De Ranieri, di Monica Paganini, di Lerici Leonardo Paoletti -, al di là degli evidenti effetti pratici, di mitigazione dell’incidentalità, un così forte segnale a vantaggio della mobilità attiva risponda oggi tanto ad una tendenza sociale che il Covid ha messo in particolare evidenza, che all’abbattimento delle emissioni prevista dagli accordi internazionali sul clima. Siamo pertanto a chiederLe d’inserire la pista ciclabile in questione, ovviamente non inclusa nel progetto di riforestazione, nel fondo strategico regionale per le infrastrutture: sarebbe un segnale politico di grande importanza, molto apprezzato dai cittadini".