Sarzana - Val di Magra - "Trovo la risposta dell’associazione degli industriali in merito al progetto Nazionale “Mosaico verde” quantomeno fuori tema". Inizia così la replica del presidente uscente e commissario del Parco di Montemarcello Magra Vara a Confindustria in merito al progetto "Mosaico verde". (QUI)
"Infatti - prosegue - non capiamo come si possa mediare un progetto nazionale coordinato dal Ministero delle politiche agricole e forestali su temi di importanza globale quali l’abbattimento della co2 e della lotta all’effetto serra. Questi temi ci paiono non negoziabili e quindi la nostra proposta di adesione si basava sulla sensibilità delle aziende che operano nel parco e ne utilizzano le risorse, ad aderire ad un progetto di rilevanza e responsabilità sociale ed ambientale di questa portata. Tutto ciò a prescindere da ogni altro approfondimento diverso dai temi della vegetazione e del paesaggio, che deve trovare sedi e modi opportuni nel rispetto dei ruoli e delle priorità delle parti, ponendo al centro il mantenimento ed il miglioramento dello stato di conservazione degli ecosistemi".
"Peraltro - scrive ancora Tedeschi - in numerosi incontri degli ultimi anni si è manifestata l’attenzione del parco per il mantenimento delle importanti attività produttive avendo però risposte dai nostri interlocutori quantomeno provocatorie, come quella della modifica artificiosa degli ultimi 3 km del tratto focivo: testualmente dal documento presentato” in grado di condurre ad un abbassamento del fondo, almeno in una porzione di alveo e dalle caratteristiche permanenti”. Se queste sono le basi del confronto, la trasformazione permanente dell’ambiente naturale, è chiaro che un Parco non può trovare terreno comune di discussione".