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Lavori socialmente utili per i condannati, il Comune ha la convenzione

La giunta Ponzanelli ha approvato il documento che dovrà essere sottoscritto dal Tribunale della Spezia per l'impiego dei soggetti in attività lavorative non retribuite.

Palazzo Roderio

Presto gli imputati condannati dal Tribunale della Spezia potrebbero scegliere di trasformare la propria pena in lavori socialmente utili da svolgere sul territorio comunale di Sarzana. La giunta Ponzanelli nella seduta di ieri ha infatti approvato lo schema di convenzione che, in caso di stipula da ambo le parti, offrirà un’alternativa lavorativa (non retribuita) ai condannati per la pena detentiva o pecuniaria.

I soggetti potranno quindi essere impiegati in attività di salvaguardia ambientale; manutenzione ordinaria dell’arredo urbano; pulizia di parchi, giardini e arenili; chiusura e apertura parchi comunali; supporto all’archiviazione di pratiche e fascicoli; utilizzo del fotocopiatore e dello scanner per la riproduzione cartacea e digitale dei fascicoli; accoglienza, accompagnamento e compagnia ad anziani della Sabbadini e attività ausiliare; supporto e sostegno ad anziani e disabili; assistenza e supporto ai servizi bibliotecari; accoglienza cittadini agli uffici comunali e prime informazioni relativa ad orari e dislocazione degli uffici; e infine supporto a progetti specifici di natura socio-culturale.

Secondo quanto contenuto nella convenzione “L’attività non retribuita in favore della collettività sarà svolta in conformità con quanto disposto nella sentenza, nel programma di trattamento e nell’ordinanza di ammissione alla prova; il programma specificherà le mansioni alle quali viene adibito il soggetto, fra quelle sopra elencate, la durata e l’orario di svolgimento della prestazione lavorativa, nel rispetto delle esigenze di vita dei richiedenti, dei diritti fondamentali e della dignità della persona”. Il Comune si impegnerà a garantire “La conformità delle proprie sedi alle norme in materia di sicurezza e di igiene degli ambienti di lavoro, e si impegna ad assicurare la predisposizione delle misure necessarie a tutelare, anche attraverso dispositivi di protezione individuali, l’integrità dei soggetti ammessi alla prova. Gli oneri per la copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali, nonché riguardo alla responsabilità civile verso terzi, dei soggetti avviati al lavoro di pubblica utilità, è a carico dell’ente, che provvederà, in caso di eventuale sinistro, ad effettuare tempestivamente le comunicazioni agli uffici competenti”.
La convenzione avrà durata di cinque anni dal momento della sottoscrizione, mentre i soggetti interessati non potranno svolgere lavori di pubblica utilità di durata inferiore ai dieci giorni né superiore a sei mesi. Le prestazioni saranno di non più di sei ore settimanali da svolgere secondo modalità e tempi che non pregiudichino le esigenze di lavoro, di studio, di salute e di famiglia dei condannati i quali potranno comunque chiedere di poter lavorare per un tempo più lungo.

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